Giornali: com'è difficile l'accordo tra autonomia, libertà, sovvenzioni di Piero Calamandrei

Giornali: com'è difficile l'accordo tra autonomia, libertà, sovvenzioni li convegno sulF inforni azione del Centro Calamandrei Giornali: com'è difficile l'accordo tra autonomia, libertà, sovvenzioni ROMA — Si è concluso ieri a Palazzo Braschi un convegno su «Libera informazione e stampa sovvenzionata» promosso dal centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei. Il dibattito, moderato dal direttore della Nazione. Alberto Sensini. e al quale hanno partecipato giuristi, politici e uomini di cultura, si è svolto su quattro relazioni. Nel suo intervento. Piero Ottone, consigliere delegato del quotidiano la Repubblica. ha detto che le sovvenzioni alla stampa -sono sempre un condizionamento, perché, per quanto possono essere studiate in modo neutrale e non discriminante, sono pur sempre concesse da determinati partiti di determinati momenti. Coloro che devono concederle, cioè i partiti, sono in grado di premere sui giornali che hanno maggior bisogno di assistenza, affinché attenuino le critiche, trattino meglio i partiti e gli uomini da cui le provvidenze dipendono-. -Oltre a ciò — ha aggiunto Ottone — il concetto di assistenza pubblica dà luogo a continue degenerazioni. Abbiamo assistito a una forma di sovvenzione di alcuni editori da parte della Sipra, particolarmente odiosa perché discriminante e probabilmente illegale. E oggi si discute sulla possibilità di nuove forme di sovvenzione aggiuntive, tali da portare alla sanatoria di debiti contratti negli ultimi anni, addossandone l'onere allo Stato. Una volta stabilito il principio di sovvenzioni pubbliche, non c'è più limite per le a berrazioni-. Soffermandosi sulla legge per l'editoria, il de Vito Napoli ha spiegato che -il difficile parto del provvedimento è principalmente dovuto all'assenza di un precedente intervento normativo nel settore e inoltre alla presenza di interessi diversi da quelli editoriali, coìisiderando buona parte della nostra editoria come subindustria o. in ogni caso, come settore assistito-. Secondo il repubblicano Bogi -bisogna creare una legislazione generale antitrust di cui si individuino poi approfondimenti particolari nelle leggi per la stampa e le emittenti private-. Inoltre, occorre -liberalizzare il prezzo dei giornali, risolvere le strozzature e le contraddizioni dell'approvvigionamento della carta ed eliminare la presenza Sipra dal mercato pubblicitario giornalistico-. Infine Paolo Murialdi ha ricordato che l'azione della Federazione della stampa è sempre stata diretta -a contrastare le distorsioni del sistema liberal-capitalistico e a raggiungere un grado consistente di autonomia dei "media" e degli operatori dell'informazione non solo dal potere economico e dallo Stato, ma anche dal sistema politico-. Murialdi ha ricordato i punti positivi del progetto di legge di riforma dell'editoria, in particolare le norme contro le concentrazioni, e ha illustrato gli emendamenti proposti dalla Fnsi. Tra questi uno riguarda maggiori incentivi per le nuove iniziative giornalistiche. soprattutto per quelle autogestite in eoo perativa.

Persone citate: Alberto Sensini, Bogi, Braschi, Calamandrei, Murialdi, Paolo Murialdi, Piero Ottone, Vito Napoli

Luoghi citati: Roma