Sono tutti soddisfatti

Sono tutti soddisfatti Sono tutti soddisfatti Il mondo del calcio ha appreso con comprensibile soddisfazione la notizia dell'avvenuto .varo» da parte del Consiglio dei ministri della legge che fissa i nuovi prezzi dei «popolari» negli stadi. Alla promessa, fatta dal ministro D'Arezzo, ha fatto seguito questo primo passo: ora però le società aspettano la parola definitiva, quella delle Camere. E' indubbio che, come ha pre-, messo lo stesso ministro Bernardo D'Arezzo, sia stato compiuto un altro «passo avanti in favore della stabilità dello sport e della sua vitalità. Con gli attuali ritocchi — ha detto ancora — abbiamo voluto salvaguardare gli interessi dei tifosi non consentendo alle società di infierire sulle tasche dei più giovani e dei meno abbienti. Il monito che ri¬ volgiamo — ha concluso — è quello che mi sono permesso di fare nei giorni scorsi: non sarà consentito — e saremo in questo, scrupolosi vigilanti — alle società di fissare i prezzi dissennati, die avrebbero l'effetto di turbare certamente l'economia italiana, presa in questo momento da tanti problemi delicati per la sua esistenza'. Franco Carraro, dopo avere ringraziato Cossiga e gli altri ministri, augurandosi che i due disegni di legge vengano approvati presto dal Parlamento, ha commentato: -La modifica delle aliquote previste dalla legge 656. è di grande importanza in quanto da un lato consente alle società sportive di adeguare i propri introiti alle aumentate necessità economiche e dall'altro pone al riparo gli spettatori da aumenti indiscriminati. I due provvedimenti, fra l'altro, non hanno costo per l'erario e, se approvati, consentiranno all'attività sportiva di superare i propri problemi e di proseguire con la solita puntualità-. «La linea comune seguita con la Federcalcio e col Coni — ha commentato a sua volta Renzo Righetti, presidente della Lega — ha dato i risultali sperati. L'aumento dei "popolari" rappresenta una delle componenti essenziali perché il calcio possa sopravvivere assieme al mutuo e al nuovo "status" dei professionisti. Il provvedimento è giusto, devono riconoscerlo gli stessi tifosi. Anche il calcio sentiva la necessità di adeguarsi egli altri spettacoli. A questo punto, ovviamente, aumentano le responsabilità per le società che si accingono a percorrere una nuova strada. Non è die sinora mancassero le condizioni per poter lavorare decorosamente, diciamo die d'ora in avanti ci saranno minori apprensioni e che sarà compito nostro rimediare agli eventuali errori del passato-. Sullo stesso argomento ecco la dichiarazione del presidente della Federcalcio, Artemio Franchi: -E' un provvedimento che ci aiuta ad evitare punte eccessivamente gravose per gli sportivi. Specialmente per i posti popolari, la decisione riequilibra il normale costo di una partita di calcio, quindi è estremameli te saggia e utile-. Presidenti di società e direttori sportivi hanno accolto a loro volta la notizia con sollievo. -Diciamo che siamo soddisfatti — ha commentato Felice Colombo, presidente del Milan —. E' evidente che il governo lia saputo ascoltare le esigenze di un settore cosi popolare e vasto come quello del calcio. Era giusto che i "popolari" venissero aumentati anche se questo significherà un piccolo sacrificio per i nostri tifosi. Per le società aumenteranno le entrate ma tutto ciò era indispensabile assieme al mutuo e alte sponsorizzazioni per arrivare fra quattro anni alla fase, delicatissima, dello svincolo, senza grosse scosse-. -Quando andrà in vigore?- ha chiesto Beppe Bonetto general manager del Torino. -Non per fare del vittimismo ma avverrà sicuramente dopo i nostri confronti interni con Inter e Milan senza dimenticare che abbiamo già giocato il derby. La solita fortuna... Scherzi a parte, è il passo che il grande calcio aspettava da tempo. Anche la federazione che raggruppa i milioni di sostenitori del calc'o, la Fisse, ha accolto positivamente la notizia dell'aumento «contenuto» dei prezzi. ../( nuovo prezzo è onesto — ha dichiarato Claudio Cimnaghi. comasco, presidente della Federazione italiana sostenitori squadre calcio — e dobbiamo renderne atto al governo e alla Federazione che ha lavorato moltissimo per ritoccare i popolari in termini accettabili-. r. s.

Persone citate: Artemio Franchi, Beppe Bonetto, Bernardo D'arezzo, Claudio Cimnaghi, Cossiga, D'arezzo, Felice Colombo, Franco Carraro, Renzo Righetti