La Juve in difesa battuta solo da un rigore: 1 a 0 di Bruno Bernardi

La Juve in difesa battuta solo da un rigore: 1 a 0 Per i bianconeri e la squadra di Rossi buone prospettive nei retour-matches di Coppa La Juve in difesa battuta solo da un rigore: 1 a 0 In Coppa Coppe a 8' dalla fine i bulgari hanno raggiunto la vittoria su penalty di Stojanov per un discutibile fallo di Tardelli su Petkov - Una gara bene amministrata dai bianconeri su di un campo ridotto ad acquitrino - Poi un leggero calo fisico nel finale - Una bottiglia di minerale gettata in campo all'espulsione di Mincev - Ammonito Tavola che ha sostituito al 55* uno spento Virdis per rinforzare il gioco a centrocampo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE STARA ZAGORA — Un discutibile rigore, trasformato all'82' da Stojanov, uno dei migliori in campo, ha consentito al Beroe di battere la Juventus nella palude di Stara Zagora. L'intervento da tergo di Tardelli su Petkov era sul pallone ma l'arbitro ha concesso la massima punizione compensando due precedenti interventi sospetti in area di Brio e Gentile. Cosi la Juventus ha perso una partita che stava amministrando abbastanza iene e che avrebbe potuto addirittura vincere se Cabrini e poi Verza non avessero mancato due occasioni per segnare. Il risultato negativo può essere accettato ed è senz'altro rimediabile il 7 novembre a Torino anche se i bulgari, nel finale, avevano sfiorato il gol in due occasioni, colpendo una traversa con Tenev. Il calo fisico nell'ultima mezz'ora accusato dai bianconeri è spiegato con le condizioni del terreno al limite della praticabilità e con un drenaggio insufficiente. La pioggia, caduta sino a poche ore dall'inizio, aveva formato pozzanghere e fanghiglia che hanno reso più dura la prova della Juventus che ieri indossava una divisa azzurra. Lo stato del terreno giustifica pertanto certe sbavature di una Juventus che non ha certo ripetuto la squallida prestazione di Gyoer ma che non è riuscita ad esprimersi sui livelli del derby. Alla fine c'è stato qualche fischio da parte del pubblico all'indirizzo dei bianconeri e dell'arbitro Eischweiler che aveva espulso lo stopper Mincev per un fallo su Cabrini (87'). Mincev era già stato ammonito in precedenza per una serie di scorrettezze ai danni di Bettega trattenendolo spesso per la maglia. Mincev non giocherà nel retourmatch. Un tifoso, al momento dell'espulsione di Mincev, dalle gradinate ha gettato in campo una bottiglia di acqua minerale che, fortunatamente, non ha fatto danni ma che costerà al Beroe una pesante multa. Per il resto il pubblico era stato correttissimo: sulle gradinate c'erano 35 mila spettatori, molti di più di quanto consentisse la capienza del piccolo e anacronistico stadio Lokomotiv al punto che molti si erano assiepati ai bordi della pista mentre altri si erano sistemati sui tetti di una vicina fabbrica. Trapattoni aveva impostato una gara di contenimento attivo e, nella prima frazione, la squadra, anche con la complicità di trappole d'acqua nell'area presidiata da Zoff, aveva neutralizzato un Beroe tutt'altro che irresistibile, con schemi semplici ed ordinati e con qualche individualità di rilievo come il mediano di spinta Stojanov, il suo «gioiello», come il regista Naidenov (che contrariamente alle previsioni ha giocato) e nell'anziano centravanti Petkov che metteva in qualche imbarazzo l'inedita coppia centrale difensiva composta da Gentile stopper e Brio libero. Gentile aveva qualche problema a riprendere confidenza con il ruolo brillantemente occupato al «Mundial» mentre Brio accusava tentennamenti anche perché tradito dal terreno. Cabrini, invece, si batteva bene frenando il piccolo Petrov. La Juventus faceva argine a centrocampo con Furino che rivaleggiava in bravura con Stojanov, con Tardelli che toglieva l'iniziativa a Naidenov pur senza sfoderare la marcia in più del derby, con Verza che si sacrificava in co¬ pertura impedendo a Lipenski di rendersi attivo più di tanto. Cuccureddu dopo una decina di minuti prendeva le misure a Stefanov. La'squadra era sostenuta dai puntuali arretramenti di Bettega mentre Causio cercava di dettare il contropiede ad un Virdis un po' isolato in avanti che non riusciva però a farsi luce nella difesa avversaria. Era stata la Juventus a costruire la prima palla gol all'ir. Cabrini avanzava, serviva Furino il cui cross era respinto dal portiere. C'era un colpo di testa di Verza ed il tiro di Tardelli che incocciavai in Dimitrov con Kostov ormai battuto. I bulgari impegnavano Zoff con una bordata da quaranta metri su punizione di Stojanov sulla quale il portiere si accartocciava, scivolava ma riusciva a mantenere il possesso della palla oltre la linea bianca. Rispondeva la Juventus con un ficcante contrattacco: il tiro di Causio non era trattenuto da Kostov, Bettega irrompeva ma il portiere perdeva la palla e la riabbrancava. Al 37' Brio interveniva su Petrov in area ed il Beroe invocava il «penalty» ma l'arbitro sorvolava. Nella ripresa il Beroe presentava una variante: Janev al posto di Lipenski che veniva preso in consegna da Cabrini? Verza passava su Stefanov e Cuccureddu seguiva Petrov. Si registravano dei falli, non tutti dovuti allo stato del terreno ed alla foga ma intenzionali, come quello su Bettega che costava a Mincev l'ammonizione. Al 55' anche Trapattoni effettuava un cambio inserendo il centrocampista 'l'avola al posto di Virdis, con l'evidente scopo di creare una cerniera a centrocampo anche se Causio agiva in posizione più avanzata. Ed era proprio Causio ad inventare un bell'«asslst» per Ca- brini. Il terzino in posizione di centravanti (60') scattava in profondità tallonato da due avversari e poi, di sinistro, appena dentro l'area, calciava con un pizzico di precipitazione consentendo al portiere di neutralizzare. Su capovolgimento di fronte, un minuto dopo 1 bulgari invocavano un altro rigore per un intervento volante di Gentile ai danni di Stojanp.v. Anche questa volta l'arbitro lasciava correre. L'ultimo acuto della Juventus si registrava al 69' con un bel servizio di Causio per Verza che, sotto porta, «bucava». La Juventus accusava una flessione, cercava di governare la partita con un abbozzo di «melina» ma l'aggressività del Beroe, con le residue energie, la costringeva sulla difensiva e al 77' Tenev colpiva di testa mandando la palla sulla traversa. Poi all'82' il rigore trasformato da Stojanov, con abile finta. Gli ultimi minuti erano caratterizzati dall'espulsione di Mincev, dal lancio della bottiglia in campo e da un'ammonizione per Tavola. Bruno Bernardi ppss Stara Zagora. Zoff battuto dal disco del rigore dal bulgaro Stojanov (Tclefblo)

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