Longo: «Per le pensioni Scotti cambi o se ne vada» di Alberto Rapisarda

Longo: «Per le pensioni Scotti cambi o se ne vada» Una precisazione sulle richieste al governo Cossiga Longo: «Per le pensioni Scotti cambi o se ne vada» Il segretario del psdi esclude una crisi imminente, però aggiunge: «Se non si dimetterà Scotti, ci dimetteremo noi» «L'Inps è un calderone; salviamo le istituzioni funzionanti» ROMA — «Provocare una crisi politica io. ritirando dal governo i ministri socialdemocratici? No. Non è proprio così. Se si arrivasse alla crisi oggi, si andrebbe di nuovo alle elezioni politiche anticipate». Pietro Longo. segretario del psdi. rettifica in parte l'impressione suscitata da un suo discorso pronunciato domenica scorsa sulla riforma delle pensioni. Longo aveva detto che se il ministro del Lavoro, Scotti, ripresenterà in Parlamento il vecchio disegno di legge sulle pensioni senza le modifiche richieste dal suo partito, i tre ministri socialdemocratici si sarebbero dimessi per protesta. •Io dico una cosa diversa — precisa ora Longo —: se va avanti la "controriforma" Scotti, noi chiederemo le dimissioni dello stesso Scotti. Se non se ne andrà Scotti, ce ne andremo noi. Ma credo che Scotti abbia capito che c'è da riflettere in materia". Niente crisi imminente, quindi, ma un altro deciso gesto dei socialdemocratici sul problema delle pensioni, che si è rivelato un eccellente argomento per interessare gli elettori. Non pochi hanno attribuito l'inattesa ripresa elettorale del psdi alle elezioni del 3 giugno proprio alla scelta di cavalcare il tema della riforma pensionistica. Allora il partito di Longo guadagnò uno 0.6 per cento: il consenso è cresciuto ulteriormente nelle mini-elezioni di ottobre, dando al psdi un aumento dell'I per cento rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Dice Longo: «Il giudizio politico sul governo Cossiga è positivo. Sta facendo il possibile senza avere una maggioranza precostituita. Per quanto riguarda il problema pensioni. Cossiga lo ìia ereditato da Andreotti. assieme al ministro Scotti. Quindi, il nostro sostegno a Cossiga è sicuro, a meno che non passi la "controriforma "diScotti». Galvanizzato dai risultati elettorali, convinto di essere sulla strada giusta. Pietro ongo pare intenzionato a fare del psdi il partito che difende i pensionati. Le sue richieste accontentano tutti: no alla riduzione della scala mobile per i pensionati (modifica già accettata): no al versamento di tutti i contributi «nel calderone dell'Inps». già troppo inefficiente, ma invece salvaguardia ideile istituzioni funzionanti»: no alle detrazioni a pensioni modeste perché «le regole del gioco non si cambiano dopo che sono state distribuite le carte». I liberi professionisti, secondo Longo. dovrebbero poter conservare il sistema delle casse autonome, mentre i minimi delle pensioni dei lavoratori autonomi dovrebbero essere elevati ai livelli dei lavoratori dipendenti, aumentando contemporaneamente i contributi. Ma chi paga per questa riforma? ../ costi economici sarebbero notevoli — riconosce Longo — ma bisogna cominciare a risparmiare, a rivedere gli errori compiuti nel passato ed eliminare le palesi distorsioni e le ingiustizie commesse». E ricorda che le «cosiddette» pensioni di invalidità sono superiori a quelle di anzianità. Alberto Rapisarda

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