Tutti al Giro d'Italia con Gilles Villeneuve

Tutti al Giro d'Italia con Gilles Villeneuve Scatta stasera da Torino la corsa automobilistica con cinque tappe Tutti al Giro d'Italia con Gilles Villeneuve Accanto al pilota della Ferrari (che guiderà la Beta Turbo) non solo i migliori piloti ma anche equipaggi in cerca di avventure - Gare in circuito, in salita e quattordici prove speciali su strada - In totale 2280 chilometri da percorrere TORINO — Un Giro d'Italia, anche se non è fatto in bicicletta, anche se non ci sono Coppi e Bartali o Moser e Saronnt, ha sempre un suo fascino. Una gara a tappe con centinaia di partecipanti non può diventare monotona come una corsa in pista. Quando poi la formula della manifestazione presenta una miscellanea di impegni come il settimo Giro automobilistico d'Italia, che prende il via stasera alle 19.30 dal piazzale antistante il Palazzetto dello sport al Parco Ruffini, il successo non può che essere assicurato. Oltre 120 macchine alla partenza, una serie di equipaggi che costituiscono quanto di meglio si trova oggi sul mercato in fatto di piloti, un contorno di personaggi, vuoi campioni di altri sport come Gimondi, Motta, il navigatore solitario Ambrogio Fogar, vuol dire della canzone come Loredana Berte, costituiscono gli ingredienti di uno spettacolo die desidera essere popolare. E' un modo come un altro per riaffermare, al di là di qualsiasi considerazione, la validità di un mezzo, la macchina, che è entrato a far parte della vita di tutti i giorni. Una filosofia che può anche esser sbagliata ma che non si deve ignorare, neppure in questo momento difficile di crisi, non soltanto economica ed energetica, ma anche morale e di costume. E la dimostrazione pratica di come il Giro non sia solo un'occasione di fare dell'agonismo esasperato viene dalla Fiat che, essendo fra i promotori del Giro, approfitta di questa «passerella- di 2280 chilometri per far conoscere una delle più recenti realizzazioni del suo Centro ricerche, dove si lavora per il futuro cercando soluzioni alternative che permettano di risparmiare carburante o di trovare nuovi tipi di propulsione. Una Fiat 131 definita «ibrida-, spinta cioè al 50 per cento da un tradizionale motore a scoppio e al 50 per cento da un propulsore elettrico (che una volta completati gli studi e la costruzione potrà consentire un minor consumo variante fra il 30 e il 40 per cento con prestazioni analoghe a quelle ottenute attualmente da una vettura tradizionale) precederà la carovana del Giro in ogni circuito. Servirà al direttore di corsa per compiere il giro d'ispezione delle piste prima del- le gare ma soprattutto a far vedere che i risultati ottenuti sono incoraggianti. Detto questo, non resta che parlare della competizione vera e propria. Otto corse in circuito, tre gare in salita su percorsi classici, quattordici prove speciali di tipo rallistico (su strade asfaltate ma dal fondo quasi sempre sconnesso) costituiscono l'ossatura del Giro, alla quale si debbono aggiungere i controlli orari e di passaggio. Difficoltà di ogni tipo quindi, per mettere a dura prova macchine e equipaggi che puntano alla vittoria e per divertire coloro (e non sono pochi) che partecipano al Giro per spirito d'avventura, per provare emozioni e per fornire un esaltante spettacolo a quanti seguiranno le cinque tappe in programma. Accanto alle Lancia Beta Turbo di Villeneuve e Patrese, alle Porsche di Facetti-Finotto, di Moretti-Schon, di Almeras, all'esordiente (e per questo ancora più appetibile) piccolo «mostrodelia Renault, la R5 Turbo di Frequelin, alla Stratos di Darniche e Cheever, a tutta la serie di vetture preparate con alta specializzazione, troviamo moltissime macchine che daranno vita alle lotte di classe e di gruppo. In sostanza ci sono tutti i campioni già affermati liberi da impegni (Giacomelli ha rinunciato all'ultima ora in quanto impegnato con le prove dell'Alfa a Le Castellet e Brambilla farà coppia con Pregliasco sull'Alfet- ta GTV di gruppo 2 in quanto la • turbo- non ha potuto essere preparata per tempo) e i piloti che in qualche modo hanno avuto modo di farsi notare in passato o quelli che stanno arrivando ora. Soprattutto è folta la presenza di quei giovani che si sono messi in evidenza nelle varie Formule, da Cheever a De Cesaris (quest'ultimo affiancato a Toni Carello su Stratos), a Michele Alboreto, a Ghtnzant, Gabbiani, Brancatelli, Sthor e Fabi. Non mancano nomi di prestigio che pur di correre il Giro hanno accettato macchine che non consentono di puntare alla vittoria assoluta. Come Arturo Merzario che sarà insieme a Verini sulla Opel Ascona di Conrero, o ragazzi che pur di tornare nel «giro- e di divertirsi partecipano alla gara con una 127. Cristiano Chiavegato LA PRIMA TAPPA — Partenza da Torino Parco Raffini) ore 19,30, arrivo a Mlsano Adriatico domani ore 14 (km 677); prove speciali a Vignale Monferrato (ore 21,24), Marsaglla (ore 23,51 ), Pellegrino Parmense (ore 1,54). Ciano d'Ente (ore 3,41), S. Antonio di Serramazzoni (ore 5,28) ; prove di velocità in circuito a Imola (ore 8,30) e Mlsano Adriatico (ore 14). SEDE Ol TAPPA t PROVE DI VELOCITA' * IN SALITA ^ PROVE SPECIALI 4|t PROVE IN AUTODROMO a SALSOMAGGIORE \ ^ REGGIO EM «"RARA J J30LOGNA ( Ih..... ) r giro automobilist d'italia VALLE LUNGA ROMA