Un bianco e un negro a Pretoria si sfidano per il titolo di Alì

Un bianco e un negro a Pretoria si sfidano per il titolo di Alì Mondiale dei pesi massimi nel Sud Africa dell'apartheid Un bianco e un negro a Pretoria si sfidano per il titolo di Alì Il sudafricano Coetzee e lo statunitense Tate impegnati in un aspro match - Per chi tiferanno gli uomini di colore? - Agenti e cani poliziotti intomo al ring: si temono incidenti Dire che il pugilato mondiale sceglie stasera, sul ring sudafricano di Pretorta, il successore di Mohammed All-Cassius Clay, attraverso l'incontro fra Gerrie Coetzee pugile di casa ed il negro americano John Tate, è leggermente improprio. Un erede di Ali esiste già, sia pure a mezzo servizio, riconosciuto cioè soltanto dal Wbc, uno dei due organismi internazionali che si dividono il mondo pugilistico in base a cornetti di rivalità che si traducono in pratica in una moltiplicazione di affari. Quando, un anno e mezzo fa, Leon Spinks, contravvenendo al regolamenti, concedette la rivincita ad Ali, venendone sconfitto, il World Boxing Council non riconobbe questo incontro e decise autonomamente di detronizzare Spinks e di assegnare il titolo, a tavolino, a Ken Norton. Quest'ultimo, alla prima difesa fu battuto da Larry Holmes (ex sparring partner di Ali), il quale è tuttora in carica. Per l'altro organismo mondiale, la Wba (World Boxing Association) Mohammed Ali è tornato campione dopo la vittoria su Spinks ed è sparito di scena soltanto quando, dopo una serie stucchevole di «tira e molla-, il ritiro dal ring di colui che si faceva chiamare «il più grande- è diventato definitivo. Per la successione la Wba ha indetto un. torneo semifinale a quattro, da cui sono saltati fuori come finalisti il sudafricano Gerrie Coetzee, vincitore per k.o. alla prima ripresa su Leon Spinks, ed il negro americano John Tate, che ha stroncato in otto riprese l'altro sudafricano Kallie Knoetze. Quella in palio stasera a Pretoria è dunque una corona mondiale in condominio, una successione «part time- che suscita tuttavia enorme interesse per una serie di validi motivi: 1) Gerrie Coetzee è il primo sudafricano nella storia della boxe, chiamato a battersi per il titolo mondiale dei massimi: 2) lo stesso Coetzee è il primo pugile bianco che abbia concrete possibilità di diventare non solo l'erede di Mohammed Ali ma anche quello di Rocky Marciano, l'ultimo campione dei massimi' non di colore (ma è storia di 25 annifa); 3) l'incontro si svolge a Pretoria, in Sud Africa, paese boicottato in tutto il mondo sportivo e bandito dagli sport olimpici per la sua politica di «apartheid-. Le barriere razziali sono state abbattute per questa grande occasione, per la prima volta bianchi e negri saranno a fianco a fianco sulle gradinate dell'enor-me stadio di rugby «Loftus Versfeld- capace di 90 mila posti. Il razzismo, però, esiste nella pelle di ciascuno e sarà difficile cancellarlo con un colpo di spugna. I sudafricani bianchi faranno tutti il tifo per il loro Gerrie Coetzee, mentre per gli africani di Soweto, Alexandra e Mamelodi — i quartieri negri di Johannesburg e Pretoria — si porrà il dilemma se dar retta al colore della propria pelle ed incitare John Tate oppure ad una specie di spirito nazionale nell'applauso al pugile di casa. Lo stadio di Pretoria sarà quindi una specie di polveriera, che sottoporrà tutti gli spettato¬ ri, bianchi e neri ad un grosso • test- politico e sociale, con la speranza che nessuno accenda una miccia di conseguenza im-ì prevedibili. Secondo le notizie di agenzia che giungono dal Sud Africa saranno mobilitati mille agenti di polizia con 120 cani poliziotto La sfida sul ring è apertissima, tra due avversari giovani, imbattuti ed entrambi dotati della potenza per risolvere l'incontro prima del limite. Genie Coetzee ha il vantaggio di combattere in casa ed ha intelligenza tattica e mestiere forse superiori a quelle del rivale negro. La sua fama di picchiatore è stata incrementata soprattutto dal folgorante successo in un solo round su un, Leon Spinks inebetito dall'alcool e dalle droghe. John Tate è una massa enorme di muscoli, forse meno ferrato tecnicamente rispetto a Coetzee, ma dotato di una carica aggressiva irresistibile. Il mondo sarà tutto davanti ai teleschermi per questa battaglia senza pronostico. Gianni Pigliata GERRIE COETZEE (a sinistra). Ventiquattro anni, di Boksburg, centro minerario del Trasnvaal. Imbattuto da professionista con 22 vittorie di cui 13 prima del limite. Tra gli avversari da lui battuti per k.o. figurano Knoetze e Spinks. Dopo la difesa del titolo nazionale con Wlllie Schutte, riporto la frattura delia manno destra, rappezzata con l'inserimento di ben sette placchette di titanio. Coetzee è alto m 1,92, pesa kg 101, ha un'apertura di braccia di 197 centimetri ed un torace di, 112 centimetri. JOHN TATE (a destra). Ventiquattro anni, di Knoxvllle (Tennessee). Da dilettante sub) una disastrosa sconfitta ad opera di Teofilo Stevenson nelle Olimpiadi di Montreal, ma da professionista è imbattuto da due anni e mezzo di carriera, con 19 incontri ed altrettante, vittorie, di cui 16 per k.o. La sua vittima pia illustre è Kallie Knoetze, messo k.o. in otto rounds. Le sue misure: altezza m 1,93; peso kg 109,250; apertura braccia cm 203; torace cm 106. cfrabC111dcvvKrmr1