Breve viaggio tra le cattedre vuote nella scuola cominciata da un mese

Breve viaggio tra le cattedre vuote nella scuola cominciata da un mese Ma la situazione dovrebbe presto tornare alla normalità Breve viaggio tra le cattedre vuote nella scuola cominciata da un mese Nelle elementari i problemi non sono gravi - Più complessa la situazione nelle medie - Il Provveditore: «Le classi funzionano al 97%. Qualcuno si lamenta, non generalizziamo» Ad un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico la situazione In molte scuole non è ancora del tutto normale. -Mio figlio va a scuola per tre ore al giorno, anziché cinque» dice una madre. -Al mio mancano addirittura i libri di testo perché non essendoci i docenti nessuno li ha dettati», aggiunge un padre. •Avremo l'esame e ci mancano ancora gli insegnanti, cosi saremo costretti ad un recupero forzato del tempo perso» lamentano alcuni ragazzi. Ma qual è la situazione nelle scuole torinesi che accolgono ben 338 mila studenti (162 mila alle elementari; 105 mila alle medie dell'obbligo e 70 mila alle superiori)? Ottenere una fotografia precisa è impossibile. Da una nostra rapida inchiesta emerge una realtà estremamente variegata e contraddittoria. Nelle elementari non ci sono problemi gravi: 1 maestri sono tutti al loro posto o quasi. Le eventuali difficoltà dipendono da malattia momentanea o assenza dell'insegnante titolare che è però sostituito subito da un supplente a tempo determinato o per l'intero anno. Più complessa la situazione nella media dell'obbligo. Alla 'Casorati di via Pisacane si inizierà l'orario definitivo da lunedi prossimo. Su 60 insegnanti di ruolo, ci sono solamente due supplenti per l'assenza del titolare di cattedra. Situazione più o meno eguale alla De Nicola di via della Consolata, dove manca un solo docente. Dalla Leonardo da Vinci di via degli Abeti arriva, invece, un appello che è una denuncia. «Dorremmo avere 75 professori; allo stato attuale siamo in 54. In quattro prime classi mancano tutti gli insegnanti». Aggiungono: -Andiamo avanti ad orario ridotto con continue supplenze interne dei professori che, finito il loro orario, fanno qualche ora nelle classi scoperte; ma non si possono cominciare i programmi, né dare i compiti; i ragazzi perdono un sacco di tempo». Alla Foscolo di via Piazzi, dove gli insegnanti sono tutti di ruolo, mancano solo due docenti di educazione fisica; mentre alla Mameli di via San Ottavio, dove l'orario è ancora provvisorio, sono stati nominati due supplenti. Alla Quasimodo di viale del Mughetti ricordano che «io scorso anno in questi giorni eravamo già a posto», ma aggiungono che sono carenti soltanto di tre cattedre alle quali si aggiungono alcuni «spezzoni» di ore. Fin qui la fotografia delle medie inferiori. Situazioni più drammatiche sono in genere legate all'aumento delle classi (come alla Leonardo da Vinci) e quindi alla necessità di nominare nuovi docenti dalle graduatorie provinciali. Vediamo la media superiore. Allo scientifico Gobetti mancano solo due professori che dovranno sostituire colleghi di ruolo nominati presidi. Stessa situazione al Galileo Ferraris e al Majorana, dove l'orario è già completo e le lezioni regolari, anche se mancano ancora alcuni spezzoni di ore. All'Einstein si fanno dodici ore di inglese e 13 di lettere; i ragazzi escono alle 12,30, ma dalla prossima settimana l'orarlo sarà regolare. , AU'«Undlcesimo liceo» invece' i genitori protestano, malgrado l'orario sia normale, perché mancano 4 professori. Saranno nominati supplenti. Al classico Alfieri è vacante una cattedra di matematica e spezzoni di ore di francese, ma 11 preside è soddisfatto. Al Gioberti l'orario è completo da una settimana con gli insegnanti tutti presenti. Al tecnici Birago e Peano mancano spezzoni di ore e un paio di cattedre, ma l'orarlo completo si inizierà comunque lunedi. Queste non sono che alcune tra le tante scuole torinesi; ovviamente è possibile che la realtà complessiva non aderisca del tutto a questa fotografia. Sul problema dell'assegnazione delle cattedre e delle proteste di genitori e studenti abbiamo parlato con il dottor Pisani, provveditore agli studi. «Vorrei rispondere con una considerazione: noi dobbiamo "organizzare" 10 mila maestri elementari, cinquemila docenti delle medie e circa duemila delle superiori. Una massa enorme di persone con i loro problemi e soprattutto coni loro diritti». Il provveditore aggiunge: -Ancora ieri ho autorizzato il \funztonamento di nuove classi. Quest'anno ne abbiamo aperte 60 nelle inferiori e 100 nelle superiori; e dovranno essere nominati nuovi professori. Poi c'è il problema dei concorsi divenuti effettivi quest'anno e delle graduatorie unificate. Io capisco le proteste e i disagi, ma noi abbiamo fatto tutto i! possibile,.. Quando saranno concluse le nomine? -Per la media dell'obbligo sono terminate; per le superiori lo saranno entro il 29. Rimarrà aperto il problema dei nuovi incarichi; ma, in tutto, questi insegnanti rappresentano solo il 5 per cento del totale. Quello che abbiamo raggiunto è un traguardo che ci consente il funzionamento del 97 per cento delle scuole». m. ca. Quest'anno sono state aperte 100 nuove classi nelle medie superiori e 60 nelle inferiori