Cento miliardi che scottano di Marco Borsa

Cento miliardi che scottano L'affare Italcasse-Caltagirone Cento miliardi che scottano C'è una denuncia dei commissari Italcasse che risale al luglio '78 MILANO — Ci sono 110 miliardi che scottano nell'affare Italcasse-Caltagirone, destinati a togliere 11 sonno al nuovo presidente dell'Istituto di credito delle casse di risparmio italiane Remo Cacciafesta, appena insediato. 'Ammetto che si tratta di una gran brutta vicenda', ha dichiarato Cacclaf està in un'intervista al nostro giornale alludendo al finanziamenti concessi dal suo istituto alle 23 imprese del gruppo Caltagirone. La vicenda, però, rischia di diventare molto più brutta di come la immagina il neo-presidente. Come è noto, infatti, finora si è sempre parlato di 209 miliardi di prestiti concessi nel 1975 e nel 1976 alle società del gruppo Caltagirone divenuti ormai circa 300 miliardi (per, gli interessi maturati nel f rat-, tempo) che l'Italcasse non riesce a recuperare per lo stato fallimentare dei cantieri finanziati. Una crisi aziendale, dunque, sia pure di grosse dimensioni, non dissimile da quelle che hanno colpito altri gruppi in questi anni che coinvolge le banche finanziatrici? In base ad una denuncia presentata nel luglio 1978 dai tre commissari Italcasse nominati dalla Banca d'Italia le cose potrebbero assumere un aspetto totalmente diverso. Renato De Mattia, Giovanni Colli e Cesare Rossini, infatti, con paziente e tenace lavoro, hanno scoperto che del 209 miliardi di finanziamenti, 97,7 miliardi sono stati effettivamente incassati dalle società affidate mentre 11 resto è passato direttamente nelle tasche di persone e società che non avevano alcun rapporto con l'Italcasse, almeno formalmente. In particolare 75 miliardi, spiegano i commissari nella loro denuncia, sono stati incassati da Gaetano Caltagirone, 6 miliardi dall'impresa Gaetano Caltagirone, 11,3 miliardi da Francesco Caltagirone, 5 miliardi da Camillo Caltagirone e 13,5 miliardi da altri beneficiari non I* meglio identificati. A questo punto sorge la do, manda: dove sono andati a finire questi cento miliardi e oltre? I commissari si sono messi al lavoro per vedere se questi fondi ritirati dai Caltagirone non fossero per caso ritornati nelle casse delle società da altra via. Ed ecco la scoperta che porta alla denuncia: 'Dai bilanci delle società 'di cui all'elenco allegato' scrivono i commissari «non emergono, in tutto o in parte, tempo per tempo, le contropartite di debito delle anzidette somme erogate né di quelle addebitate per interessi dall'Istituto-. Dei cento miliardi non vi è traccia. Negli striminziti bilanci delle società dei Caltagirone si trovano solo 1 primi 97 miliardi a fronte dei quali ci sono gli immobili. Una simile scoperta implica due importanti conseguenze: i fratelli Caltagirone, che non figurano a nessun titolo nelle società affidate, potrebbero essere fatti fallire come imprenditori di fatto insieme alle società: qualsiasi Ipotesi di salvataggio dei cantieri Caltagirone non può prescindere dallo stabilire prima come, dove, da chi sono stati spesi questi famosi 100 miliardi circa. La denuncia dei commissari della Banca d'Italia, però, invece di porre drammatici interrogativi subisce una sorte curiosa: viene dimenticata. La principale preoccupazione dei dirigenti Italcasse è sempre quella di trovare una soluzione per 'Sistemare l'affare Caltagirone'. Ci prova Gianpaolo Fin ardi, direttore per. pochi mesi, che propone di passare tutte le società Caltagirone alla Flaminia Nuova il Marco Borsa (Continua a pagina 2 In ottava colonna)

Persone citate: Camillo Caltagirone, Cesare Rossini, Francesco Caltagirone, Gaetano Caltagirone, Giovanni Colli, Remo Cacciafesta, Renato De Mattia

Luoghi citati: Caltagirone, Milano