Arrestato l'ex presidente della Provincia a Palermo

Arrestato l'ex presidente della Provincia a Palermo Bustarelle per appalti di opere pubbliche? Arrestato l'ex presidente della Provincia a Palermo E' il democristiano Gaspare Giganti - L'accusa è di interesse privato - In carcere anche 3 funzionari e un imprenditore PALERMO — Il vorticoso giro di bustarelle per appalti di opere pubbliche all'amministrazione provinciale di Palermo sta facendo cadere le prime teste. Per interesse privato sono stati arrestati dai carabinieri, martedì sera, Gaspare Giganti, democristiano, ex presidente della Provincia; 11 segretario generale dottor Antonino Di Martino, di 58 anni; il capo dell'ufficio contratti Giacomo Ferraù ed il suo sostituto Giacchino Costanzo, l'imprenditore edile di Roccapalumba, Fedele Barbuzza, di 67 anni. Quest'ultimo sarebbe stato favorito in una gara d'appalto per riparazioni stradali per l'importo di 165 milioni. Giganti presiedette la commissione che aggiudicò 91 lavori. L'ex presidente della Provincia, i tre funzionari e il costruttore sono stati raggiunti da un mandato di cattura firmato dal giudice istruttore Paolo Borsellino. Ora sono in cella d'isolamento nel carcere Ucclardone. Il difensore dell'ex presidente della Provincia è suo fratello, l'avv. Vito Giganti, consigliere comunale de. Sembra che la procura abbia avviato l'inchiesta nel mondo degli appalti a Palermo dopo l'uccisione del segretario provinciale della de, Michele Reina. Come noto 11 30 marzo scorso, in via Principe Paterno, Reina venne ucciso in un agguato. Si parlò di attentato politico, ma poi, scartata questa ipotesi, le indagini si concentrarono sulla tesi della vendetta. L'inchiesta sul delitto si addentrò nell'ambiente degli appaltatori edili. Gaspare Giganti è il primo uomo politico palermitano di un certo livello che sia finito in carcere. Ma quante istruttorie su altri illeciti sono finite in niente? .Non teniamo processi nei cassetti*, ha ripetuto giorni fa, dopo l'uccisio- ne di Cesare Terranova, il consigliere Istruttore aggiunto Rocco Chlnnici. Resta il fatto che, come conferma l'apparizione degli Spatola, degli Inzer il lo, del Gambino nelle indagini sul «caso Sindona», è sempre il «giro degli appalti» a proiettare ombre sinistre sulla scena della mafia. Quanto a Giganti, subito dopo l'uccisione di Michele Reina, lasciò in fretta e furia Palermo. Solo in un secondo tempo si seppe che era a Ro¬ ma per una .cura indispensabile per la sua salute*. Verso la metà di maggio l'ex presidente della Provincia riapparve In città. Intervistato da emittenti televisive. Gaspare Giganti spiegò che «non c'era trucco, non c'erano inganni*. .Non credo vi siano alla Provincia concrete possibilità di favorire un'impresa al posto di un'altra*, disse tra l'altro. Ora l'hanno arrestato proprio con questa accusa. Antonio Ravidà

Luoghi citati: Palermo, Roccapalumba