Con una registrazione ricostruita la «carica» in cui morì Zibecchi di Susanna Marzolla

Con una registrazione ricostruita la «carica» in cui morì Zibecchi Processo ai tre carabinieri a Milano Con una registrazione ricostruita la «carica» in cui morì Zibecchi MILANO — Un'ora di concitate frasi al radiotelefono: la registrazione dei messaggi intercorsi tra la centrale operativa della Questura e le auto della polizia distaccate in servizio la mattina del 17 aprile 1975, quando Giannino Zibecchi fu travolto e ucciso da un camion dei carabinieri. L'ascolto di questi messaggi è stato il momento centrale dell'udienza di ieri e potrà imprimere una svolta al processo. La corte, infatti, su richiesta del pubblico ministero, a cui si sono associati tutti gli avvocati, ha deciso di interrogare nuovamente il vicequestore Cosimo Epifani, responsabile dell'ordine pubblico. Epifani. ai giudici, l'altro giorno ha dichiarato di essere rimasto tutta la mattina in via Mancini, sotto la sede del msi, di aver attraversato per una carica corso XXII Marzo e di non avere visto affatto l'autocolonna dei carabinieri. Invece ieri si è sentita la sua voce ordinare una «carica» con gli automezzi. Pur tra i molti rumori di fondo della registrazione si è potuto avere un'idea di quanto accadde quel giorno. La prima frase avverte degli incidenti nella zona di via Mancini-corso XXII Marzo: «C'è del fuoco, stanno bruciando alcuni automezzi-. E ancora: -Siamo quasi intossicati dai lacrimogeni-. Poi è il vlcequestore Epifani a mettersi In contatto con la questura. «Sono imbottigliato, ho difficoltà, ad arrivare in via Mancini-, comunica. Quindi ordina: -Bisogna passare attorno con le macchine per disperdere i dimostranti-. E, poco dopo, ri- badisce: «Con gli automezzi devono caricare-. L'autocolonna del carabinieri non arrivò quindi per caso in quella zona? C'è un'altra frase chiara: -Qua i carabinieri non li vediamo ancora-. E infine, dopo altri messaggi, la comunicazione: -C'è un morto di loro in corso XXII Marzo-. C'è dunque un nesso tra la richiesta di Epifani (-Devono caricare con gli automezzi-), l'arrivo dell'autocolonna dei carabinieri, che ufficialmente aveva solo l'ordine di recarsi alla caserma di via Fiamma, e la manovra che portò alla morte di Zibecchi? C'è stata anche un'Immagine visiva della morte di Zibecchi, con la proiezione In aula delle riprese girate allora. Ma ha avuto solo un valore «emotivo» riportando al clima di quei momenti: gli Incidenti, la confusione, il gas dei lacrimogeni, le pietre e Infine un giovane morto sull'asfalto. Dal punto di vista processuale non se n'è avuto nulla: mancavano Infatti proprio le Immagini dell'Investimento. Si è solo visto l'arrivo dell'autocolonna dei carabinieri e un camion colpito da un sasso. Oltre all'ascolto dei nastri e alla visione del film l'udienza è stata dedicata ad altri testimoni. Per primo il commissario di polizia Ettore Filippi, che ebbe quel giorno un violento contrasto con 1 carabinieri. -Morto Zibecchi — ha raccontato — stavo facendo delle trattative con i dimostranti per fare sgomberare la zona. C'è stata la carica con molta foga dei carabinieri. Per riportare la calma sono dovuto intervenire bruscamente-. Tanto bruscamente da minacciare il capitano Montanti: «La smetta di sparare sennò l'arresto-. E' stata quindi la volta di Carlo Ingannamorte, uno dei manifestanti. Per ripararsi dai colpi si era accucciato sotto una macchina e da 11 ha visto morire Giannino Zibecchi: -Ha spinto una ragazza per farla allontanare ed è rimasto un momento in mezzo alla strada. Proprio allora è arrivato il camion. L'ha preso in pieno, l'ha sbalzato in avanti e poi gli è passato sopra con le ruote-. Susanna Marzolla

Persone citate: Cosimo Epifani, Epifani, Ettore Filippi, Giannino, Giannino Zibecchi, Ingannamorte

Luoghi citati: Milano