Israele teme i prezzi dell'Egitto per il petrolio estratto nel Sinai

Israele teme i prezzi dell'Egitto per il petrolio estratto nel Sinai Israele teme i prezzi dell'Egitto per il petrolio estratto nel Sinai NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — II problema del petrolio tra Egitto e Israele, apparentemente risolto in occasione del viaggio di Sadat ad Haifa. torna a far parlare di sé. Si era detto che una parte del prodotto dei pozzi del inai sarebbe stata ceduta ai prezzi del merco to e che Israele avrebbe ottenuto un milione e mezzo di tonnellate all'anno, cioè i tre quarti di quanto aveva richiesto, ma non si era precisato che cosa si intendesse per prezzi di mercato. Quando il ministro dell'Energia. Itzhak Moday, aveva preteso chiarimenti, minacciando un ritardo nella restitutzione dei pozzi di Alma, era stato zittito come un di¬ sturbatore dell'atmosfera idilliaca die si era raggiunta. Adesso il ministro degli Esteri egiziano Gitali, in un'intervista al settimanale libanese An Nahar, precisa die II Cairo non si è impegnato a cedere il petrolio ad Israele a prezzi preferenziali, ma «ai prezzi del mercato internazionale, cioè a quelli correnti sulla piazza di Rotterdam che sono circa del 50 per cento superiori a quelli dell'Opec, i quali si aggirano sui 23,50 dollari per barile». // ministro ha precisato die «dato che l'Egitto non è membro dell'Opec. deve vendere il suo petrolio al prezzo più alto possibile. Anche perché speriamo che il recupero dei campi petroliferi, che avrà inizio il 25 novembre, ci compenserà delle perdite derivanti dalla cessazione degli aiuti dei Paesi arabi». g_ r-

Persone citate: Itzhak Moday, Sadat

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Israele, Tel Aviv