Emissari Carter

Emissari Carter Emissari Carter (Segue dalla 1 * pagina) penere ha risposto: «E' già successo con gli Abm, ossia i missili antimissili: quando ci siamo messi a costruirli, loro, che li avevano già, hanno incominciato a trattare». L'unica cosa inaccettabile, ha concluso, è che l'Europa si pieghi alle intimidazioni di Breznev, e accetti di rimanere in una pericolosa posizione di inferiorità nucleare. La delicatezza della missione di David Aaron, che è il braccio destro di Brzezinski, scaturisce sia dalla campagna propagandistica sovietica sia dai distinguo della Germania In un'analoga situazione, alternando «il bastone alla carota», come ha scritto il New York Times, il Cremlino riusci a bloccare la bomba al neutrone. Gli Stati Uniti temono che la manovra si ripeta con l'appoggio dei partiti comunisti dei Paesi della Nato. Il cancelliere tedesco Schmidt, inoltre, sembra loro troppo propenso a prestar fede alle argomentazioni russe. In un'intervista alla radio, Schmidt ha dichiarato che il Consiglio della Nato dovrebbe decidere l'installazione dei missili, ma poi negoziare con l'Urss senza attuarla. Il funzionario della Casa Bianca ha inquadrato il problema dei missili in Europa in un confronto, fortunatamente pacifico, tra gli Stati Uniti e l'Urss in tutto il mondo, e ha espresso la certezza che la Germania anteporrà ancora una volta l'interesse dell'alleanza a qualsiasi altro. Il confronto, ha detto, è stato voluto dal Cremlino, con la corsa al riarmo in Europa, specialmente tramite i moderni SS20, le interferenze in Africa del suo 'braccio armato». Cuba e così via. Ha attri-, buito le recentissime aperture della Germania Orientale a Bonn alla volontà di staccare quest'ultima, per quanto possibile, dalla Nato e dagli Stati Uniti, e collaborare al blocco dei Pershing e dei Cruise. Al confronto tra le superpo- teme ha alluso anche pubblicamente l'esperto d'affari sovietici del Dipartimento di Stato, braccio destro di Varice, già professore della Columbia University, Marshall Schullmann. Testimoniando al Senato sul trattato Salt-2 per la limitazione delle armi strategiche, Schullman ha dichiarato: «La mancata ratifica del trattato avrebbe consegvenze disastrose sui nostri rapporti con la Russia, che sono già tesi: in questo momento di grande turbolenza internazionale è difficile reggerli. C'è da entrambe le parti sospetto, a causa delle differenze tra i regimi e le opinioni sul diritti dell'uomo e sullo Stato». Schullmann ha ammonito che «l'anno prossimo sarà rischioso, il più rischioso di tutti... La Rhodesia potrebbe provocare una crisi di dimensioni senza precedenti per noi e per loro». Richiamandosi ai contrasti della guerra fredda, Schullmann ha aggiunto che la tensione si aggraverà per i seguenti motivi: l'espansionismo sovietico e il suo uso delle truppe cubane nel Terzo Mondo; il riavvicinamento americano alla Cina, che si concreterà in concessioni commerciali negate all'Urss; la difesa dei diritti dell'uomo voluta da Carter «diritti che vengono ancora calpestati a Mosca». Schullmann ha insistito in modo particolare sul primo punto, ricordando che, in una dimostrazione di forza, il Pentagono ha inviato 2200 marines alla base di Guantànamo, in territorio cubano, per manovre militari. Lo sbarco dei 2000, che rimarranno sul posto un mese, è avvenuto ieri, alla presenza di 80 giornalisti e fotografi, davanti ad una nave spia russa e a 3000 riservisti cubani accorsi nei dintorni. Benché la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato e il Pentagono l'abbiano taciuto, il presidente Carter ha ordinato nei confronti di Cuba una strategia molto rigida. In un documento segreto, chiamato la 'direttiva 52», elaborato dopo il suo discorso del 2 ottobre, il presidente ha stabilito che la Marina e l'Aviazione esercitino una presenza militare costante nei Caraibi, intorno a Cuba; che il problema cubano sia trasformato in un tema centrale di ogni colloquio sulla distensione internazionale coi sovietici; che i tentativi di Fidel Castro di esportare la rivoluzione siano fermati con forniture di armi e aiuti economici ai Paesi interessati; che il 'non allineamento' del presidente cubano, da cui dipende la leadership del Terzo Mondo, sia smascherato come 'asservimento» a Mosca. e. c.

Persone citate: Breznev, Brzezinski, Cruise, David Aaron, Fidel Castro, Marshall Schullmann, Schmidt