Sfratti sospesi sino al 31 gennaio 1080 e 4000 miliardi per l'edilizia popolare

Sfratti sospesi sino al 31 gennaio 1080 e 4000 miliardi per l'edilizia popolare Le decisioni del Consiglio dei ministri sul problema della casa Sfratti sospesi sino al 31 gennaio 1080 e 4000 miliardi per l'edilizia popolare A partire da febbraio la proroga diventerà invece selettiva: essa interesserà gli inquilini che hanno un reddito inferiore ai 10 milioni all'anno e i centri urbani con più di 350 mila abitanti ROMA — Tutti gli sfratti sono stati sospesi fino al 31 gennaio 1980. Il blocco, che vale per l'intero territorio nazionale, riguarda anche l'esecuzione dello sfratto per morosità e il rilascio dell'appartamento dovuto a necessità del proprietario. A partire dal febbraio 1980. invece, la proroga diventerà selettiva in quanto lo slittamento di qualche mese del calendario degli sfratti (mediamente 3 o 4 mesi) interesserà soltanto gli inquilini con un reddito inferiore ai 10 milioni l'anno e i centri urbani con più di 350 mila abitanti. Al tempo stesso, sono stati disposti interventi finanziari (per complessivi 4600 miliardi), per l'acquisto di case da destinarsi agli sfrattati e per avviare il programma di edilizia popolare. Questa è la manovra che il governo ha approvato ieri sera con decreto legge per risolvere gli urgenti problemi del-; la casa, ma occorre dire che essa è il risultato di un lungo negoziato intercorso nei giorni scorsi tra i ministri e le forze politiche. La mediazione ha portato ad un allargamento della fascia su cui operare nel 1980 lo slittamento selettivo degli sfratti. Si è convenuto infatti, rispetto alla previsione iniziale che riguardava solo Comuni con oltre 500 mila abitanti, di scendere a 350 mila in modo da comprendere un maggior numero di persone. E' poi passata la proposta del ministro dei Lavori Pubblici Nicolazzl, relativa alla contemporaneità della proroga con i sostegni finanziari. Questi, in dettaglio, i punti fondamentali del provvedimento. OPer consentire l'avvio dei programmi di edilizia residenziale pubblica, nonché il reperimento di nuovi alloggi per i senza-tetto da parte dei Comuni, il Consiglio dei ministri ha stabilito la sospensione degli sfratti, per tutto il territorio nazionale, fino al 31 gennaio 1980. Il provvedimento, come detto, è totale e comprende anche i casi di morosità. Jjjl A partire dal febbraio " 1980, il decreto prevede, per le aree urbane con più di 350 mila abitanti, uno slittamento del calendario degli sfratti previsto dalla legge numero 93, ma riservato a coloro che percepiscono un reddito inferiore ai 10 milioni annui e sempre che questo reddito non sia superiore a quello del proprietario. In pratica, per queste fasce di inquilini il calendario delle esecuzioni «issato dal precedente provvedimento —la legge 93 — subirà uno slittamento di tre o quattro mesi. ©Il calendario degli slittamenti sarà meglio precisato nei prossimi giorni. Grosso modo, gli sfratti divenuti esecutivi dal luglio '75 al 30 giugno 1976 dovrebbero essere eseguiti dal 1' maggio 1980 al 30 ottobre 1980; i provvedimenti divenuti esecutivi dal luglio '76 af 30 giugno 1977, dovrebbero essere eseguiti entro il 30 aprile 1981; per gli sfratti, infine, esecutivi dal 1 luglio 1977 al 29 luglio 1978 (entrata in vigore dell'equo canone) l'esecuzione è prevista entro il 31 luglio IV? 1.1 Comuni interessati alla misura sono undici e precisamente: Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Palermo, Firenze. Bologna, Catania, Bari e Venezia. Dallo slittamento sono esclusi in ogni caso gli sfratti per morosità. , ©Insieme con le nuove scadenze per gli sfratti, sono stati disposti nuovi interventi per l'edilizia, con particolare intensità nelle undici città elencate. Innanzitutto, sono stati assegnati ai Comuni di queste grandi aree metropolitane 400 miliardi per l'acquisto di case da destinarsi agli sfrattati, .senza decremento — precisa il comunicato di Palazzo Chigi — degli stanziamenti previsti da\ Pieno decennale per l'edilizia popolare». Per rendere disponibile"! entro breve termine un congruo numero di abitazioni nelle stesse grandi città è Inoltre previsto l'anticipato avvio delle procedure relative agli interventi fissati dalla legge finanziaria per la concessione ai Comuni di mutui fino a 1000 miliardi al tasso del 4 per cento, al fine di finanziare un programma straordinario di alloggi economici. Mutui per altri 1000 miliardi saranno destinati a promuovere la proprietà della casa tra le categorie economicamente più deboli (30 miliardi saranno riservati alle cooperative). 0Nel contempo, si è stabilito che il ministro dei Lavori Pubblici, entro la fine dell'anno, provvedere all'assegnazione alle Regioni dei fondi relativi al secondo biennio del piano decennale per l'edilizia convenzionata e agevolata, pari a 2000 miliardi per l'edilizia sovvenzionata e a 140 miliardi per l'edilizia convenzionata e agevolata. Commentando le decisioni adottate ieri sera dal governo, il ministro di Grazia e Giustizia, Morltno, ha detto che il provvedimento «risponde alle modificazioni presentate ai Parlamentò nel recente dibattito in Senato». Con il decreto — ha precisato Morii no — 'la proroga degli sfratti viene finalizzata all'intervento complessivo di rilancio dell'edilizia, di case per gli sfrattati, di accelerazione di programmi del piano decennale e di nuovi interventi le cui procedure cominciano adesso, ma trovano la loro realizzazione nella ìegge finanziaria-. -, Emilio Pucci"