Tre ore di colloquio a Roma sui 61 licenziamenti
Tre ore di colloquio a Roma sui 61 licenziamenti Tre ore di colloquio a Roma sui 61 licenziamenti Incontro sindacato-Fiat rimangono le divergenze Giovanni Agnelli: «Abbiamo ponderato, c'è una documentazione» - Lama, Camiti e Benvenuto non entrano nel merito dei singoli casi ma criticano «il metodo con cui sono stati presi i provvedimenti» - Oggi a Torino assemblea di 3000 delegati ROMA — E' durato quasi tre ore. nello studio privato romano di Giovanni Agnelli In via XXIV Maggio, a pochi metri da piazza del Quirinale, 11 «vertice» tra il presidente della Fiat e 1 segretari generali della Federazione Cgil, Cisl, Uil. Luciano Lama era stato 11 primo a giungere alle 11,40 a bordò della «Alletta» verde blindata, seguito nel giro di appena cinque minuti da Pierre Camiti, da Giorgio Benvenuto e dallo stesso Agnelli. Alle 14,35 i tre leoders sindacali sono comparsi nuovamente sul portone e Camiti ha letto ai molti giornalisti in attesa un comunicato brevissimo, di tono sostanzialmente negativo. «Si è svolto oggi — ha detto — l'incontro tra il presidente della Fiat e i rappresentanti della Federazione Cgil, Cisl, Uil sulla questione dei 61 licenziamenti. Le due parti hanno confermato le rispettive posizioni che sono, come è noto, divergenti». Alle 16,30, lasciando il suo studio privato, lo stesso presidente della Fiat ha fatto una dichiarazione che chiarisce il significato del colloquio svoltosi poco prima. «La Fiat — ha affermato Giovanni Agnelli — ha la coscienza tranquilla di chi si trova nel giusto. Il caso è stato ponderato: c'è tutta una documentazione precisa su ognuno dei 61 operai sospesi, nel merito della quale il sindacato, che è d'accordo con noi sui principi di carattere generale, non potrà dire nulla». Dopo un attimo di riflessione, il presidente della Fiat ha cosi proseguito: 'Sull'incontro odierno c'è poco da dire: rappresenta la manifestazione delle preoccupazioni comuni per la gestione dell'azienda in questo momento difficile, in cui anche certi provvedimenti che noi riteniamo indispensabili per il corretto funzionamento dell'azienda possono essere presi dando l'impressione di un contrasto di fondo sui principi della lotta alla violenza, sulla quale invece — si è visto stamane — siamo tutti d'accordo». Sarà mantenuto il blocco delle assunzioni? Agnelli ha risposto precisando che «il blocco non è a tempo indeterminato: si è reso necessario per rivedere le Gian Carlo Fossi * (Continua a pagina 2 in seconda colonna)
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