La Grimaldi terrà il passo delle grandi? di Gianni Menichelli

La Grimaldi terrà il passo delle grandi? Campionato di basket a ritmo serrato: domani sera si gioca la terza giornata La Grimaldi terrà il passo delle grandi? Deve battere TArrigoni a Torino - La nuova autorità della Billy - Pinti a quota zero: il problema è lavaroni La roulette del campionato di basket, nelle prime due giornate, ha dato numeri molto mene pazzi di quelli cui ci aveva abituato l'anno scorso. Un paio di setacciate sono bastate per portare a galla l'oro puro delle quattro cosiddette •grandi-, Sinudyne, Billy, Gobetti ed Emerson. Le altre pagliuzze, meno pregiate, sono rimaste più a fondo, fatta eccezione — a dispetto dt tutto — della Grimaldi, l'unica a tenere ilpasso del punteggio pieno. Nonostante Sllvester — Tutte e quattro le favorite sono già in condizioni assolutamente competitive. Quelli della Gobetti (con gli americani giusti) a Rieti e della Billy a Brescia sono fin d'ora lisultati importanti. Stupisce lina non troppo) il piglio non più soltanto garibaldino con cui i bassotti di Peterson hanno messo alle corde la Pinti. Nella passata -stagione dei miracoli- non è che in trasferta le illy fosse un'invincibile armata. E probabilmente, a memoria d'uomo, i milanesi non erano mai riusciti a combinare granché nelle giornate storte dell'ariete Silvester. Invece a Brescia Silvester ha sbagliato non poco e la Billy ha mascherato tranquillamente il problema dietro la polvere di stelle del mughetto Danedel vice-mago D'Antoni. Marc e Marco — Domenica a Brescia c'è stata una vera e propria -caduta del Marco-. Vittorio Tracuzzi. osservatore azzurro, ha certamente segnato a biro rossa (in segno d'allarme) sul suo taccuino i nomi di Marco Bonamico, unico vero -buco- della Billy. e di Marco Solfrini, a ncora primattore mancato della Pinti. Altrettanto deludente Marc (proprio cosi, lui si firma con la •c-) lavaroni tanto da fare letteralmente impazzire Riccardo Sales: .Non capisco — diceva a fine partita — in allenamento lavaroni va benissimo, in precampionato spaccava 11 mondo. E invece mi ha fallito due partite su due». A Brescia sono in molti, fra i testimoni del campionato scorso, ad avanzare ormai seri dubbi sul temperamento agonistico dell'italo-americano. Per intanto la Pinti, complice il calendario, è intruppata fra le cinque squadre ancora a quota zero: e non se lo merita davvero, perché è una magnifica squadra. Né se lo merita il fantastico pubblico dei 6000 (piovuti da ogni parte del Bresciano) che ha reso attuale un progetto di ampliamento delle tribune del Palasport Eib. Vera gloria? — Se quella della Grimaldi capolista è vera gloria o soltanto combinazione di calendario potrà dirlo già il match con l'Arrigoni. domani sera a Torino, incontro di cartello della terza giornata (il campionato quest'anno ha più fretta che mai e deve ricorrere ai turni infrasettimanali notturni). Sojourner. Johnson, Brunamonti e compa-. gni. un po' ridimensionati dalla Gobetti, costituiranno comunque materia d'esame un po' più severa che la volonterosa combriccola dell'Amaro 18e l'incompleta Fabia. La Grimaldi ha tutti i mezzi potenziali per restare fino alla fine nella scia immediata delle -grandi-: ma per Sandro Gamba (e Gianni Asti) ci sono ancora tante cosette da sistemare. Filippone e Cagnazzo — Visto che accade tanto di rado, è de¬ gna di sottolineatura la convincente prestazione degli arbitri nel -clou- di Brescia: Cagnazzo eFilippone, romani d'esperienza ormai lunga, si sono fatti amare ed odiare in giusta misura dalle due parti contendenti e in realtà d'errori ne hanno commessi molto pochi, controllando il match con linearità ed equilibrio. Unico appunto (da estendere a tanti altri arbitri), la tendenza da parte di Cagnazzo ad accettate coricitati dialoghi coi giocatori, cosa che fa sempre pessima impressione al pubblico. Questa abitudine degli arbitri italiani stupisce, tra l'altro, i giocatori americani: .Negli Usa — spiegava domenica sera Sigei Kupec — un giocatore può dire ad un arbitro qualunque cosa, purché non lo insulti. E otterrà sempre la stessa risposta: l'arbitro non lo degna di uno sguardo, si gira e tira avanti per la sua strada.. Gianni Menichelli

Luoghi citati: Brescia, Rieti, Torino, Usa