È normale a Milano vivere come i topi?

È normale a Milano vivere come i topi? Madre, figlia e bimbo in cantina È normale a Milano vivere come i topi? MILANO — «Anche lei? ma a Milano i casi come questi saranno come minimo trecento! possibile che, con tutto ciò che succede nel mondo, la gente non abbia nienfaltro da fare se non occuparsi delle due donne che vivevano in cantina con il bambino?». Cosi comincia il dialogo con l'assessore provinciale ai servizi sociali. Gianni Mariani, socialista, vicepresidente della Provincia di Milano. Che cosa intendete fare? «Quello che abbiamo già fatto: la nubile con il figlio si trovano nel brefotrofio di viale Piceno, la vecchia è al dormitorio di via Ortles. Ho letto sui giornali che qualcuno ha pagato la retta per dieci giorni. Dopo, è una questione di cui dovrà prendersi carico il Comune». Il professor Carlo Cuomo. comunista, assessore alla ripartizione assistenza e sicurezza sociale del Comune, è • impegnato in una riunione sul problema degli anziani al mare», spiega una segretaria. Aggiunge che l'ufficio è venuto a conoscenza attraverso i giornali, del «caso» di Maria Bianchi. 50 anni, della figlia. Annamaria Ragaglini, di 19. e del nipotino. Fiorenzo, di 45 giorni. Da un mese dormivano in uno scantinato di via Cilea 34: entravano la sera di soppiatto nelle cantine, e ogni notte cambiavano vano per non essere scoperte. Dopo i giorni di permanenza, offerti alla Bianchi da un privato, non dovrebbe intervenire il Comune? «Si faranno le relative pratiche», risponde la segretaria, «c'è un servìzio apposito all'interno del dormitorio. Finora, non sì sa nulla della storia di queste due donne». La «storia» è uscita sui giornali. Maria Bianchi è di Sampierdarena e fino al '72 viveva a Genova con il marito, un marittimo. Poi il coniuge scappò in America e lei, priva di mezzi, venne a Milano, con Annamaria, a fare la donna di servizio. Poi si ammalò e fu sfrattata perché non pagava l'affitto. Riuscì a farsi affidare una portineria, ma si riammalò e venne ricoverata in ospedale. Quando usci, era stata licenziata. Intanto la figlia era rimasta incinta. All'inizio dell'estate. Maria Bianchi andò a Pesaro, dove aveva trovato un posto come sguattera, per la stagione balneare. Il 31 agosto, nacque Fiorenzo. Pochi giorni dopo, il ritorno a Milano: senza casa, né lavoro, la soluzione fu trovare una cantina dove dormire di nascosto: di giorno, le elemosine nell'atrio della stazione centrale assicuravano la sopravvivenza. «E' una situazione che conoscevamo da parecchio», interviene Luciana Gazzaniga, capogruppo delle assistenti sociali del brefotrofio, «ma contro la quale non abbiamo potuto fare nulla perché non siamo riusciti a stabilire un rapporto di collaborazione con queste due signore. Hanno sempre rifiutato di ricevere un qualsiasi nostro aiuto, per la paura che noi potessimo portare via il bambino»- «Mica potranno stare sempre al brefotrofio», conclude Gianni Mariani, «una soluzione la troveremo». Ornella Rota

Persone citate: Annamaria Ragaglini, Carlo Cuomo, Gianni Mariani, Luciana Gazzaniga, Maria Bianchi, Ornella Rota

Luoghi citati: America, Genova, Milano, Pesaro