Leyland: voteranno per il salvataggio i 164 mila dipendenti di Arrigo Levi

Leyland: voteranno per il salvataggio i 164 mila dipendenti Pro o contro il piano dell'azienda Leyland: voteranno per il salvataggio i 164 mila dipendenti LONDRA — Il futuro dell'industria automobilistica in Gran Bretagna sarà decìso, entro due o tre settimane, da una votazione segreta dei 164 mila dipendenti della Britlsh Leyland. che dovranno pronunciarsi prò o contro un nuovo piano di risanamento di questo gigante industriale in crisi. British Leyland vuol dire Austin e Morris, Mini ed MG, Rover e Jaguar: con una produzione annua di 770 mila veicoli (contro 1.160.000 nel 1973), la Leyland riassume in sé tutto quanto rimane di una grande tradizione industriale. Al di fuori della Leyland. che è dal 1975 al 95 per cento di proprietà statale, resta soltanto la Rolls-Royce — anch'essa pubblica — in mani inglesi: Ford, Vauxhall e Talbot sono tutte straniere. Ma se in America la crisi dell'auto •si chiama Chrysler, in Europa per ora si chiama Leyland: la percentuale di mercato inglese della BL si è dimezzata in dieci anni ed oggi è scesa sotto al 20 per cento. Per uscire dalla crisi il presidente Sir Michael Edwardes (nominato dai laboristi due anni fa) e il suo vicepresidente esecutivo David Andrews hanno preparato un piano di «snellimento» che prevede la chiusura di una decina di impianti, una riduzione di personale di 25 mila unità (oltre ai 18 mila già perduti negli ultimi due anni) e nuovi massicci investimenti, grazie ad un afflusso di denaro pubblico tresco: si parla di 200-400 milioni di sterline. La confederazione dei sindacati metalmeccanici ha risposto prima con un no. poi con un mezzo si. a questo piano: ma esso è stato bocciato due giorni fa dall'assemblea degli «shop stewards». i delegati sindacali di reparto. Questi vorrebbero dallo Stato 700 milioni di sterline e nessuna riduzione di personale. Gli shop stewards della Leyland, che sono cinquemila, hanno adottato in ogni vertenza posizioni molto più militanti dei dirigenti sindacali nazionali. Edwardes ha accusato i sindacati di •spingere l'azienda sull'orlo del baratro»: la decisione di scavalcare il sindacato e di chiedere direttamente Arrigo Levi (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: David Andrews, Michael Edwardes, Rolls

Luoghi citati: America, Europa, Gran Bretagna, Londra