I 23 netturbini di Napoli restano ancora in carcere

I 23 netturbini di Napoli restano ancora in carcere I 23 netturbini di Napoli restano ancora in carcere NAPOLI — Saranno processati «per direttissima» i ventitré netturbini arrestati perché non svolgevano regolarmente il turno di lavoro e avevano falsificato i cartellini delle presenze, arrecando gravi conseguenze alla cittadinanza dal punto di vista igìenico-sanitario. Nella prossima settimana saranno interrogati dal magistrato. Devono discolparsi dall'accusa di truffa aggravata per -essersi procurati un ingiusto profitto- dal momento che lavoravano due ore soltanto e venivano invece retribuiti per un turno a tempo pieno di sei ore. Inoltre anche del reato di falsità materiale per aver alterato i cartellini segnaorarìo. Il magistrato inquirente nel formulare gli ordini di cattura ha tenuto conto di tre elementi fondamentali emersi nel corso degli accertamenti compiuti dai carabinieri: la gravità del fatto nei confronti di una comunità che soffre quotidianamente di certi abusi, le modalità del raggiro attuato da pubblici dipendenti, la pericolosità sociale in rapporto al degrado ambientale della città. a. I.

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