Le case al caldo (non in Piemonte)

Le case al caldo (non in Piemonte) Le case al caldo (non in Piemonte) In questa regione i termosifoni saranno attivati soltanto a partire dal 22 ottobre ROMA — Domani in tutta Italia si accendono i termosifoni, comincia 11 periodo di riscaldamento previsto dal decreto-legge approvato dal governo. Soltanto in Piemonte l'inizio slitta d'una settimana: manca il gasolio e il riscaldamento partirà da lunedi 22 ottobre. Lo ha ritenuto «opportuno» il ministro dell'Interno Rognoni su richiesta del presidente regionale Viglione, e del sindaco di Torino, Novelli. La deroga al decreto legge viene fatta In base all'articolo 6. che concede facoltà al presidente regionale di •anticipare» la data di riscaldamento; il ragionamento fatto è il seguente: se c'è facoltà di anticipare il riscaldamento, si presume che il legislatore implicitamente accordi anche la facoltà di rinviare l'inizio dell'accensione. Quindi un telegramma è stato inviato nella notte da Rognoni a Viglione perché entro oggi, domenica,' emetta un'ordinanza regionale di rinvio al 22 ottobre. E nella notte Viglione ha convocato d'urgenza la giunta. Secondo le autorità regionali e comunali due terzi di Torino è senza gasolio. Il ministro Bisaglia ha promesso di far giungere rifornimenti dall'Eni entro cinque giorni; arriveranno forse trentamila tonnellate, poi si vedrà. Eppure, sino a un mese fa era stata data assicurazione che il gasolio non sarebbe mancato; i rifornimenti avvenivano a ritmo regolare, nei depositi c'era il carburante necessario. Poi si è scoperto all'improvviso che a Torino il gasolio mancava. E la sicurezza delle autorità è scomparsa, r. i. (Servizio a pag. 12)

Persone citate: Bisaglia, Novelli, Rognoni, Viglione

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Roma, Torino