Il bravo, il furbo, la sognatrice

Il bravo, il furbo, la sognatrice Il bravo, il furbo, la sognatrice Immacolata e Concetta di Salvatore Piscicelli. Due donne della provincia napoletana si conoscono in carcere e si legano di una passione Omosessuale. Una gestisce una macelleria, l'altra è contadina. Tornate in libertà affrontano pregiudizi e tolleranza, tra proletaria¬ to e piccola borghesia. Ci sono anche gli uomini. Immacolata resta incinta. Concetta la uccide per gelosia. Eccezionale esordio di regia, il film unisce il melodramma popolare all'analisi di comportamento con una virtù straniata e provocatoria, con uno stile di raccon¬ to assolutamente fluido e nuovo. Piscicelli (31 anni) farà discutere, anche per la sua crudezza. Da tempo nonnasceva un autore così autentico. Le due interpreti, Ida Di Benedetto e Marcella Michelangeli, lo aiutano assai bene. Bugie bianche di Stefano Rolla. Un diciassettenne gira l'Italia, si finge figlio di' coppie sole, si fa adottare, si fa voler bene poi scompare, fugge. A Venezia sceglie come padre e madre Max Von Sidow e Virna Lisi, l'esperienza lo farà maturare. Ma resta la morale: l'amore è un dono reciproco. Favola furba, dentro il filone edificante. Rolla (42 anni) debutta con un produttore giapponese, cerca un distributore in Italia. E' giusto che lo trovi. Il doppio sogno dei signori X di Anna Maria Tato. Presentato nella rassegna femminista, segna il debutto narrativo di un'autrice già versata nel documentario. Sandra Milo e Vittorio Mezzogiorno si incontrano in treno, sognano quel che porebbe nascere. Contraffazione dei luoghi comuni, erotismo poetico, gastronomia come allegria, si mescolano in un'esercitazione che i disegni animati di MagdaIo Mussio rendono suggestiva e intonata alla visione onirica. Ma alle spettatrici Sandra Milo è sembrata troppo l'emblema di se stessa, golosa preda e oggetto. Com'è difficile'far combattere l'ironia e i miti. s. r. Di Benedetto e Michelangeli in «Immacolata e Concetta»

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