Mazzanti: l'Eni accrescerà gli acquisti di petrolio

Mazzanti: l'Eni accrescerà gli acquisti di petrolio Mazzanti: l'Eni accrescerà gli acquisti di petrolio ROMA — Secondo .*! presidente dell'Eni, Mazzanti, 11 petrolio è e rimarrà ancora per molti anni l'elemento chiave sia del rifornimento energetico sia dell'economia internazionale. Lo ha affermato ieri alla commissione Industria della Camera nel corso di un'audizione che la commissione Industria di Montecitorio sta tenendo sui problemi energetici. L'Incidenza del petrolio sul fabbisogno energetico mondiale è dell'ordine del 50%: sale al 60% per l'Europa occidentale e raggiunge Il 70% per l'Italia. Nonostante gli sforzi per ridurre 11 ricorso al petrolio, è prevedibile che esso rimarrà determinante anche In futuro. Si stima — ha detto Mazzanti — che nel mondo ci sia ancora tanto petrolio da scoprire quanto ne è già stato scoperto: vale a dire circa 90 miliardi di tonnellate; la domanda mondiale è oggi di poco superiore ai 3 miliardi di tonnellate l'anno. Mazzanti ha poi detto che dai Paesi produttori c'è da attendersi che sul mercato del greggio venga mantenuta l'atmosfera di tensione che sta già producendo aumenti ulteriori dei prezzi, 1 quali potrebbero anche venire generalizzati a dicembre alla riunione dell'Opec di Caracas. I Paesi Opec discutono di varie formule per l'Indicizzazione dei prezzi del greggio erosi dall'inflazione e dalle vicende del dollaro, anche perché temono l'esaurimento delle loro risorse prima di aver potuto convertire quello che essi chiamano Il «capitale nazionale» In elevato livello di attività economica. Una possibile linea di azione per il nostro Paese secondo il presidente dell'Eni, dovrebbe consistere nell'evitare contrapposizioni frontali e nello sviluppare una comune visione di lungo periodo, con una decisa Iniziativa di cooperazlone economica. L'Eni si è mosso con proposte di collaborazione di largo respiro, capaci di investire sia I vari aspetti organizzativi, tecnici e di servizio della attività petrolifera, sia I fenomeni a valle di quella attività (tanto quelli industriali, come raffinerie, impianti petrolchimici, quanto quelli economico-organizzativl, come studi e sbocchi di mercato, preparazione del personale, ecc.). Mazzanti ha quindi fornito alcuni elementi sullo stato dell'energia in Italia da cui risulta che il consumo di petrolio, nonostante le lievitazioni dei prezzi, non si è arrestato (nei primi 8 mesi dell'anno è anzi cresciuto del 3,7%), prefigurando un totale d'anno di 103 milioni di tonnellate. I trasporti assorbono, con un +10% di benzina e con un 4-17% di gasolio, la maggior quota di questo aumento. Il contributo Eni all'approvvigionamento è aumentato in coincidenza con l'aggravarsi della crisi: dai previsti 30 milioni di tonnellate si passerà, nel '79, ad un approvvigionamento di greggio pari a 38 milioni di tonnellate (+27%).

Persone citate: Mazzanti

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma