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L'attentato a Varetto rivendicato dalle Br L'attentato a Varetto rivendicato dalle Br Le Brigate rosse hanno rivendicato, tramite un volantino infilato in una buca delle lettere di piazza Galimberti, il ferimento del dirigente Fiat Cesare Varetto. compiuto da un commando giovedì scorso. Il messaggio (due fogli ciclostilati con la consueta stella a 5 punte) spiega i motivi per cui i brigatisti hanno colpito il -responsabile delle relazioni sindacali dell'ufficio personale del' stabilimento carrozzeria di Mirafiori-. Egli viene additato come -il responsabile, in prima persona, dei licenziamenti avvenuti nella fase contrattuale e di varie lettere di ammonizione e sospensione a tutti gli operai che resistono e attaccano il regime di supersfruttamento-. -L'ultima malefatta —continua il comunicato —sette lettere di sospensione cautelativa, anticamera di licenziamento, contro altrettante avanguardie di lotta della verniciatura che si sono opposte alla mobilità-rappresaglia messa in atto da costui-. Il volantino prosegue con una serie di minacce al dirigente Fiat ferito: -Quello di giovedì è stato solo un avvertimento a che costui non rientri più in fabbrica. Chiunque abbia solo la pallida idea di sostituirlo sarà licenziato per sempre dal movimento rivoluzionario'. Rivolgendosi al sindaco di Torino, il messaggio delle Brigate rosse afferma che -solo Novelli e i berlingueriani come lui possono mettersi le fette di salame dinanzi agli occhi e piagnucolare su una Torino dal volto umano: Un riferimento anche ai sindacati: -La stessa pratica di cogestione tra ufficio personale e bonzi sindacali diventa impossibile di fronte alla continuità ed incisività delle lotte autonome di resistenza... al punto che è sempre più frequente la chiamata a rapporto degli esecutivi di fabbrica da parte della Fiat... terrorizzando gli stessi delegati onesti-. L'organizzazione terroristica si era già assunta la paternità dell'attentato pochi minuti dopo, con una telefonate, ad un organo di informazione: -Abbiamo colpito quello della Mirafiori — aveva detto l'anonimo interlocutore —si chiama Varetto-.