Tutta New York controllata dall'Fbi per l'arrivo del presidente cubano

Tutta New York controllata dall'Fbi per l'arrivo del presidente cubano Voci di complotti di esuli dell'Avana per assassinare Castro Tutta New York controllata dall'Fbi per l'arrivo del presidente cubano Le imponenti misure di sicurezza si accompagnano al segreto sui percorsi dell'ospite nella città, fino al Palazzo di Vetro, dove pronuncerà un discorso a nome dei Paesi «non allineati» - Si ricerca un «commando» di killer-kamikaze che verrebbe dalla Florida DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Straordinarie misure di sicurezza sono state prese dai servisi segreti americani, daìl'Fbi e dalla polizia newyorcliese per la visita di Fidel Castro alVOnu. Minacce di morte sono state profferite contro il leader cubano, negli Stati Uniti per la prima volta dopo 19 anni, da gruppi di rifugiati di estrema destra. Secondo notizie non confermate, le autorità Usa ìianno avuto sentore di due complotti: uno di un commando partito lunedi dalla Florida per Neil- York, l'altro di una formazione terroristica del New Jersey. Gli attentatori sarebbero votati al suicidio (un giornale della sera li ha definiti kamikaze^ pur di raggiungere il loro obiettivo. Fidei Castro si è fatto accompagnare da circa 50 guardie del corpo, oltre metà del suo intero entourage, per ulteriore precauzione. A differenza del '60. quando soggiornò in un albergo, trascorrerà la maggior parte del suo tempo all'ambasciata cubana, una fortezza impenetrabile coi muri a prova di bomba. Da ieri, l'aeroporto Kennedy, dove arrivano i voli da L'Avana, il percorso fino all'Onu e all'ambasciata, che si trovano nella stessa zona, la Prima e la Lexington Avenue rispettiiamente. all'altezza della Quarantesima strada, e altre aree che Fidel Castro intende visitare ma sono tenute segrete: tutti questi posti vengono presidiati da agenti in borghese e in divisa. Telecamere per registrare i movimenti dei passanti, macchine fotografiche, altre attrezzature elettroniche e tiratori scelti sono stati appostati ai primi piani e sui tetti delle case. La signora Ellen Fleysher, che ha diretto l'operazione per la polizia newyorchese, ha dichiarato: «Non ricordo di simili misure di sicurezza neppure per il Papa. E' il più massiccio spiegamento di forze della storia dell'Onu». Nell'intento di rintracciare il commando partito dalla Florida e la formazione terroristica del New Jersey, i servizi segreti e l'Fbi hanno setacciato le associazioni di profughi cubani della metropoli. Il leader del gruppo Alpha. .Andrej Nazario Sargen, e il segretario del movimento Andala. Manuel Santana. «non hanno potuto fornire informazioni... ha detto un portavoce. Questi e altri gruppi preparano dimostrazioni di protesta. Sargen e Santana han¬ no dichiarato che «i patrioti cubani non possono perdonare a Fidel Castro gli arresti, le torture e le esecuzioni sommarie per motivi ideologici». Si teme che le dimostrazioni possano degenerare in violenza, e la polizia newyorchese si prepara a trattenere la folla distante da Castro. Il segretario generale dell'Onu Waldheim ha dato disposizione che l'accesso al Palazzo di Vetro sia impedito agli estranei e limitato per tutti gli altri, compresi i giornalisti. Al momento in cui scrivo, né l'ora dell'arrivo (si dice al più tardi stamane) né quella del discorso sono state rese pubbliche. L'ambasciata cubana ha riservato a se stessa il tempo concesso agli interventi all'Assemblea generale venerdì pomeriggio (nel '60. Castro parlò 4 ore e mezzo) ma potrebbe averlo fatto per mettere ì giornalisti fuori strada. Waldheim, con una scossa delle spalle, ha confessato di aver appreso della visita del leader cubano «dalle richieste di visti avanzate da 100 persone del seguito^ renerò1! scorso. «Non ho ricevuto ancora comunicazioni ufficiali», ha detto. Quanto al dipartimento di Stato, che ha dato la notizia domenica sera, i portavoci insistono: il visitatore non potrà varcare i confini di Manhattan, non esistono piani per un suo incontro con funzionari americani, non si sa quando ripartirà per Cuba, «si spera» domenica. Il discorso di Fidel Castro sarà forse il più importante di questa trentaquattresimo assemblea. Il leader cubano si presenterà come rappresen¬ tante dei Paesi non allineati, riunitisi il mese scorso all'Ai-ana sotto la sua presidenza. Il suo tentativo di fare passare una mozione congiunta di condanna degli Stati Uniti sembra però fallito. Dal comunicato in preparazione al¬ l'ambasciata cubana, i 92 Stati del Terzo Mondo hanno voluto infatti cancellare la «denuncia della escalation militare statunitense nei Caraibi». e una «vigorosa censura della pace tra Egitto e Israele a Camp David». e.c.