Lotta disperata per uno stallone

Lotta disperata per uno stallone LE PRIME VISIONI SUGLI SCHERMI Lotta disperata per uno stallone Io, grande cacciatore di Anthony Harvey, con Martin Shee, Harvey Keitel, Stephane Audran, Sam Waterston Western a colori, Usa-Gr. Bret. 1979. Cinema Ariston. Di Anthony Harvey si ricordavano un acuto mediometraggio sull'intolleranza razziale. Il treno fantasma, e due film un tantino accademici a sfondo storico, B. Leone d'inverno e La rinuncia, centrati rispettivamente su re Enrico II di Francia e su Cristina regina di Svezia. In Io, grande cacciatore (•Eagle's Wing^) Harvey, che fu aiuto di Kubrick nel montaggio di Lolita e Stranamore, si rivela artefice di un elaborato western ambientato nel Sud-Ovest americano intorno al 1830, prima dell'ondata del pionierismo collettivo scatenato alla conquista dell'Ovest. Nella vicenda, tutta girata in prestigiosi esterni messicani, si fronteggiano il cacciatore bianco Pick e il pellerossa, Toro Bianco, entrambi bramosi del possesso di 'Ala d'a¬ quila', splendido stallone già d'un capotribù. Dell'animale s'è impossessato il viso pallido sottraendolo a uno stregone. Glielo contende il pellerossa, staccatosi per questo da alcuni consanguinei coi quali aveva, poco prima, assaltato e depredato una corriera. Teso e intenso soprattutto nella seconda parte — la più filtrata ed essenziale nell'esprimere la caparbietà dei due avversari che si affrontano con la forza e con l'astuzia, degni di somigliare in questo a cavalieri medioevali — il film trae dagli sfondi naturali, immensi e incomparabili, un prestigio visivo addirittura maggiore di quello narrativo, ed è per questo che va citato, a tfianco di Harvey regista, il direttore della fotografia Billy Williams. Asciutti e vigorosi i due onterpreti: Martin Sheen e Sam Waterston, rispettivamente il, bianco e il pellerossa. In una particina di sfondo c'è Stephane Audran, la giovane viaggiatrice è un'inedita Caroline Langrish. a. v.

Luoghi citati: Francia, Svezia, Usa