Giordania 1970, India 1971: gli Usa si astennero da due interventi armati

Giordania 1970, India 1971: gli Usa si astennero da due interventi armati Lo rivela Kissinger nella terza puntata delle sue memorie Giordania 1970, India 1971: gli Usa si astennero da due interventi armati Due interventi armati, forse destinati a diventare guerre su larga scala, uno contro India e Urss e l'altro in Medio Oriente, furono faticosamente evitati dagli Stati Uniti all'inizio degli Anni Settanta. Lo rivela Henry Kissinger nelle sue memorie, che saranno pubblicate il 23 di questo mese in 17 Paesi e di cui il settimanale americano Time offre a questa settimana il terzo estratto, dopo i due precedenti sul viaggio «segreto» in Cina e sulla guerra in Vietnam. La crisi del sub-continente asiatico, scrive l'uomo che fu consigliere di Nixon per la sicurezza nazionale e poi segretario di Stato, trasse origine dal conflitto interno del Pakistan, che avrebbe portato alla nascita del Bangladesh. Nel 1971, ricorda Kissinger, la regione orientale del Bengala chiese l'autonomia dal Pakistan occidentale, distante mille miglia, meno popolato ma politicamente dominante. Mentre migliaia di profughi fuggivano in India. Indirà Gandhi firmò un trattato d'amicizia con Mosca e si preparò a entrare in campo contro 11 Pakistan. Proprio allora Indirà arrivò a Washington, per una visita fissata da tempo. «/ due più infelici incontri di Nixon con un leader straniero — scrive Kissinger — furono quelli del 4 e 5 novembre alla Casa Bianca con Indirà Gandhi. La signora Gandhi esordì esprimendo la sua ammirazione per il modo in cui Nixon aveva affrontato il Vietnam e mveva avviato l'apertura con la-Cina, ma lo fece col tono di un professore che elogia uno studente un po' ritardato. Nixon non potè sopportare quell'atteggiamento. In privato /acritico per le sue pretese moralistiche, tanto più irritanti in quanto riteneva che per raggiungere i suoi fini la Gandhi avesse ben pochi scrupoli. La considerava una fredda professionista della politica del potere». Nessuna sorta di intesa fu possibile, e quando il conflitto indo-pakistano esplose gli Stati Uniti si trovarono nella difficile parte dello spettatore. Con una complicazione, rappresentata dal trattato d'amicizia indo-sovietico. La Cina sosteneva apertamente il Pakistan, e Washington decise di prendere iniziative militari se l'Urss avesse attaccato Pechino. 'Nixon aveva deciso, e io mi trovai pienamente d'accordo, che se l'Unione Sovietica avesse minacciato la Cina noi non saremmo rimasti con le mani in mano», afferma Kissinger, senza precisare tuttavia fino a qual punto gli Stati Uniti fossero disposti a spingersi. Orto è che alcune unità della Settima Flotta entrarono nel Golfo del Bengala, e Nixon fece presente a Mosca che erano in gioco i rapporti russo-americani. L'altro episodio si riferisce al «settembre nero» del '70. quando i fedayn dirottarono quattro aerei di linea facendoli poi esplodere. Gli Stati Uniti cominciarono a muovere truppe nel Mediterraneo orientale, re Hussein represse le forze palestinesi ad Amman e a Irbid, la Siria inviò in loro appoggio due colonne corazzate in Giordania. Hussein, rivela Kissinger in queste memorie, che hanno il pregio di sottolineare il tessuto diplomatico dietro le azioni di politica estera americana negli anni in cui egli fu il braccio destro di Nixon, chiese esplicitamente un intervento americano, in panico lare per effettuare voli di ricognizione. Kissinger convocò l'ambasciatore israeliano Rabin (che divenne poi primo ministro) chiedendogli che fosse Israele a effettuare i voli di ricognizione, suggerendogli anche la possibilità di incursioni aeree e terrestri. Gerusalemme non se lo fece ripetere due volte; grazie a quell'appoggio Hussein fu in grado di contrattaccare in forze, e distrusse 120. carri armati siriani. «Le forze americane stavano arrivando — scrive Kissinger — e le truppe israeliane stavano ammassandosi al confine siriano, vicino alle alture di Golan. Gerusalemme chiese il parere americano su un possibile attacco di terra, e Nixon diede il suo consenso di massima». Ma l'aviazione siriana non entrò In campo, . ì'escalation si smorzò. FabioGalvano