Quasi una sconfitta nelle elezioni per il partito di Ohira in Giappone

Quasi una sconfitta nelle elezioni per il partito di Ohira in Giappone Non ha raggiunto la maggioranza sperata e ha perso un seggio Quasi una sconfitta nelle elezioni per il partito di Ohira in Giappone Il premier aveva sciolto la Camera per rafforzare la posizione dei liberaldemocratici Sono in ribasso anche i socialisti, aumentano invece i comunisti e socialdemocratici NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TOKYO — «Non riesco a spiegarmi come abbiamo potuto avere risultati tanto mediocri» ha dichiarato ierhQhira commentando le efeeioni generali in Giappone di domenica scorsa. Il primo ministro affronta una crisi politica dei conservatori: i suoi oppositori gli chiedono di assumere la responsabilità della 'Sconfitta». Il partito liberale democratico (pld) non ha raggiunto -la maggioranza 'Semplice» (256 seggi), anzi è regredito lievemente, conquistando soltanto 248 seggi contro i 249xhe aveva al momento della sclioglimento della Camera. Benché in percentuale il pld sia avanzato di tre punti, il risultato è molto lontano dagli obiettivi che il partito si era prefisso: 271 seggi, per assicurarsi la 'maggioranza stabile», quella cioè che permette di controllare le Commissioni parlamentari sema l'appoggio degli indipendenti. Ohira ritiene che il mediocre risultato sia imputabile da un lato a errori di strategia, dall'altro all'incomprensione della riforma fiscale, che il premier ha proposto all'inizio della campagna elettorale e che ha poi abbandonato per le reazioni provocate. Ohira è in una posizione delicata: è stato lui a decidere di sciogliere l'Assemblea un anno prima della scadenza del mandato dei parlamentari, e l'ha fatto in primo luogo per consolidare la propria posizione, riuscendovi almeno in parte. La sua corrente infatti si è rafforzata, guadagnando dodici seggi, come quella dell'ex premier Tanaka, suo alleato. La 'Sconfitta» dei liberaldemocratici è dovuta innanzitutto, come osserva il premier, ad un eccesso di fiducia in se stessi da parte dei conservatori, favoriti in queste settimane da quasi tutti i sondaggi. Un altro elemento negativo è rappresentato dall'introduzione dell'Iva, decisamente impopolare. Infine, gli elettori si sono mostrati più sensibili che in passato agli scandali nei quali sono implicati i conservatori, sempre più frequenti quest'anno e soprattutto dopo 11nizio della campagna elettorale. Il partito socialista, il secondo dopo quello conservatore, è in una posizione ancor più difficile: è caduto da 116 seggi a 107 seggi, perdendo l'un per cento dei suffragi, soprattutto nelle grandi città, e in particolare a Osaka. Sono stati eletti il presidente del ps, Asukata, e alcune personalità dell'ala destra del partito che erano state sconfitte alle elezioni del '76, come Katsumata e Yamamoto. Al centro, l'alleanza raggiunta fra il iKomeito», di ispirazione buddhista, il Nuo¬ vo club liberale, la Federazione socialista ed i socialdemocratici, è tornata a vantaggio di questi ultimi. I buddhisti, a causa dei dissidi con la setta dalla quale derivano, il - Soka Gakkai», hanno ottenuto un solo seggio in più del '76, passando da 56 a 57 seggi. I socialdemocratici invece, sostenuti dalla Confederazione sindacale »Domel», hanno considerevolmente aumentato il numero dei seggi, passando dp 28 a3S. .-, Uno dei punti salienti di queste elezioni è la sconfitta del Nuovo club liberale, formato nel 1976 da 'fuoriusciti» del partito conservatore. Dopo gli ottimi risultati delle ùltime elezioni, regrediscono, ora in modo drammatico, passando da 13 a 4 seggi. Il futuro del partito sembra irrimediabilmente compromesso. Lo stesso si può dire per la Federazione socialista, formata da deputati dell'ala destra del ps, che passano da tre a due seggi. Sembra che buona parte dell'elettorato 'fluttuante» abbia votato per i comunisti, che nel '76 avevano subito una dura sconfitta, perdendo con la metà dei seggi il posto di secondo partito d'opposizione, conquistato dal »Kbmeito». Ora hanno raddoppiato i segugi, da 19 a 39. Philippe Pons Copyright Le Monde e per l'I ralia La Stampa Tokyo. Il premier giapponese Masayoshi Ohira

Persone citate: Masayoshi Ohira, Philippe Pons, Tanaka, Yamamoto

Luoghi citati: Giappone