Si rivede un grande Panatta

Si rivede un grande Panatta Coppa Davis, i tennisti italiani in vantaggio (2-1) sulla Cecoslovacchia Si rivede un grande Panatta Dopo aver battuto Lendl, l'azzurro, in coppia con Bertolucci, demolisce Kodes e Smid - La finale è vicina: oggi ultime gare DAL N08TR0 INVIATO SPECIALE ROMA — E' la semifinale delle metamorfosi, dei capovolgimenti di fronte questa di Coppa Davis al Foro Italico di Roma fra Italia e Cecoslovacchia. C'era da temere per la seconda giornata, partendo da 0 a 1 con un Panatta che poco gradisce le levatacce per costituzione fisica e sistema neurovegetativo e che rischiava di stare In campo troppo a lungo fra singolare e doppio con le sue incerte condizioni di tenuta. E poi c'era preoccupazione per il maltempo, che il servizio meteorologico prevedeva ancora sicuro. Ed Invece Ieri mattina Roma, dopo la pioggia della nottata, si è svegliata sotto un caldo sole. E con il sole si è trasformato Panatta. Adriano, quando gioca come ieri, è il campione dell'impossibile, l'atleta che unisce potenza e tocco, determinazione e cattiveria, capace di salvataggi miracolosi, di attacchi prepotenti. Un tennista completo, altamente spettacolare, un giocatore che quando tutto fila a puntino (preparazione, concentrazione, condizione fisica) è capace di stare alla pari con i più forti al mondo. Cosi l'Italia, che sembrava spacciata al termine della prima giornata di Davis, è ritornata prepotentemente favorita conducendo per 2-1 prima della disputa degli ultimi due singolari. I dirigenti azzurri stanno già predisponendo i piani per la finalissima negli Stati Uniti. E dire che alle 10,30 del mattino, quando è cominciata la prosecuzione del match con Lendl, Adriano sembrava non avere la fortuna dalla sua. Serviva benissimo, ma Lendl rispondeva ancora meglio ed in poco più di cinque minuti il cecoslovacco conquistava 1 due giochi necessari a pareggiare il set vinto dall'Italiano il giorno prima. Via alla terza partita con Panatta al servizio e Lendl subito in vantaggio per 30-0, ma da quel momento l'azzurro assumeva le redini dell'incontro per non più cederle. Dodici giochi consecutivi, un'ora di tennis paradisiaco. Il giovane talento ceko non sapeva più resistere a un Panatta che trovava d'incanto mobilità per incredibili recuperi, lunghezza di gittata, precisione ed angolatura negli smash e nelle volée. Aiutato dal servizio, con percentuali altissime di prime palle, Panatta ritrovava le bordate vincenti di diritto dal fondo ed addirittura il passante e le risposte di rovescio, i suoi colpi più delicati e di minore affidamento. Era il Panatta del 1976, forse anche meglio. Lendl finiva per fare la figura del pugile suonato al termine della carriera, pur avendo cercato in ogni m&niera di opporsi allo strapotere del rivale. In totale si erano giocati solo quattordici games e pertanto si poteva disputare il doppio dopo due ore. Bergamo annunciava subito che sarebbero scesi In campo Panatta e Bertoluccl.anche se c'era qualcuno che non avendo fiducia in Paolone insl steva nel fare 11 nome di Corrado come partner di Adriano. Ma ancora una volta 11 capitano azzurro azzeccava le scelte. Aveva avuto ragione a Varsavia contro la Polonia, aveva variato a Roma contro la Gran Bretagna, completava 11 trittico nel pomeriggio di ieri. Trascinato dalla vena eccezionale di Adriano, anche Paolone trovava motivazioni e con- contrazione necessarie per asse condare al meglio 11 compagno. Bertolucci ritrovava con Panatta l'armonia di un passato cari co di successi importanti, che però sembrava ormai definiti vamente tramontato. D'incan to, Panatta e Bertolucci sem bravano tornati la coppia vin cente di Newcombe-Roche sempre qui al Foro o di Alexander-Dent sull'erba di Sidney. La fortuna sembrava non as sisterli al momento di raccoglie' re il frutto della loro superiorità nel primo set. Nel decimo gioco (Kodes al servizio) avevano due set-point, ma Bertolucci sbagliava una volée non delle più difficili e subito dopo alzava un lob che Kodes castigava con un preciso smash. Fallita la favorevole occasione gli azzurri pagavano l'unico momento di debolezza di Bertolucci, che perdeva il servizio nel tredicesimo gioco permettendo ai cecoslovacchi di aggiudicarsi 11 set In quello successivo dopo 48 minuti. C'era 11 pericolo che la coppia azzurra pagasse con lo scoramento la sfortuna di un attimo, che ripiombasse nell'abulia di tempi recenti. Ed Invece 1 due compagni avevano ancora voglia di lottare, di soffrire, soprattutto di convincere tutti sul fatto di essere la miglior formazione italiana. Panatta e Bertolucci continuavano a condurre la danza nel secondo set, come se nulla fosse avvenuto, aggiudicandosi la frazione con due break consecutivi su Kodes, visibilmente a disagio per la velocita e il ritmo imposto dagli avversari. Era 6-2 in 25' ed ancor più facile era 11 terzo set con un rapido 6-1 In appena 20' con break su Smid e Kodes. Dopo il riposo, gli azzurri continuavano a dominare. Break iniziale su Smid, poi tre palle per il 3-0 sprecate ma poco dopo arrivava un altro break sullo stesso giocatore che incominciava ad accusare la stanchezza della maratona con Barazzutti. A propiziarlo un fallo di piede sul 40-30. Ma non c'è da scandalizzarsi, proprio Smid nel corso degli Internazionali d'Italia aveva approfittato di almeno tre falli di piede sanzionati a Bertolucci nello scontro diretto. Era 11 trionfo per gli italiani con Bertolucci che chiudeva uno smash rabbioso sui piedi di Kodes al primo match-poi nt dopo ventun minuti di gioco. Rino Cacioppo Risultati — Italia-Cecoslovacchia 2-1. Panatta-Lendl 6-4. 1-6. 6-0, 6-0; Panatta-Bertolucci b. Kodes-Smid 6-8,6-2,6-1,6-2. Oggi: ore 10,30: Barazzuttl- Lendl; a seguire Panatta■Smid.