Ancona ricorda l'ex fante di Napoleone che scoprì le sorgenti del Mississippi di Ermete Grifoni
Ancona ricorda l'ex fante di Napoleone che scoprì le sorgenti del Mississippi Aperta una eccezionale mostra di cimeli del vecchio West Ancona ricorda l'ex fante di Napoleone che scoprì le sorgenti del Mississippi È Giacomo Costantino Beltrami, d'origine bergamasca e morto nel 1855 - Ancora oggi, negli Stati Uniti, la zona dove sgorga il «padre dei fiumi» è chiamata «Beltrami Country» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANCONA — Non è raro che 1 marchigiani scoprano, all'improvviso, beni culturali che possiedono da anni e del quali non si sono mai accorti. E' 11 caso, forse, di una mostra allestita in questi giorni a Filottrano, nel secondo centenario della nascita del bergamasco Giacomo Costantini Beltrami, lo scopritore delle sorgenti del Mississippi, morto qui nel 1855. E pochi sapevano che a Pilottrano, in un' palazzotto grigio nel cui sottoscala questa singolare e romantica figura del nostro '800 chiuse gli occhi per sempre in volontaria povertà, si conservano ancora più cimeli di tribù pellirosse di quanti ne abbiano tanti musei italiani e stranieri. Chi era Giacomo Costanti-', no Beltrami? Uomo di ecce zionale prestanza fisica, come mostrano 1 ritratti e i passaporti, eru arrivato nelle Marche con l'armata d'Italia al seguito di Napoleone. Caduto l'imperatore, sospettato d'essere massone e carbonaro, va in esilio a Firenze e qui nel salotto della contessa D'Albany conosce 11 Foscolo e l'Alfieri. Riaccolto, torna a Filottrano dove non nasconde la sua appassionata sollecitudine per la contessa Giulia Spada de Medici, donna colta e di eccezionale bellezza, madre di sette figli. Un amore romantico e appassionato, sicché quando nel 1820 Giulia muore, Beltrami — senza uno scopo preciso — comincia una vita errabonda. Parigi, Llverpool, Filadelfia, Pittsburg: vuol raggiungere 11 Messico con un battello fluviale, ma dopo l'Incontro con un ufficiale di origine genove¬ se, il maggiore Tagliaferro. Inviato in missione ai forti del Nord-Ovest, rovescia all'improvviso l'itinerario e risale 11 corso del Mississippi. Matura cosi l'impresa, fin dal '600 sempre fallita, di scoprire le sorgenti del «padre del fiumi». Partito da Forte Sant'Antonio il 7 luglio 1823 con una spedizione militare, dopo un mese di marcia a cavallo nelle terre dei Sioux e del Chippewa tra boschi e praterie, fiumi e torrenti, sole e uragani, arriva a Fort Pembenar, oltre il quale c'è l'ignoto. La prima parte del viaggio è documentata nella mostra di Filottrano da archi, frecce, scudi, totem, calumet, finimenti per cavalli, oggetti d'uso comune che costituiscono un repertorio etnografico unico perché appartenenti a tribù indiane alcune non ancora giunte a a] n u a a e o , a contatto con l'uomo bianco. Il materiale, custodito dall'ing. Glauco Luchetti, la cui famiglia lo ha ereditato dall'ultimo pronipote del Beltra-, mi, è ora esposto per la prima volta, unitamente agli oggetti che servirono all'esploratore Partito da Fort Pembenar' il 9 agosto 1823 con la scorta di due pellirosse e di un meticcio che poi lo abbandoneranno Beltrami risale in canoa il dedalo del corsi d'acqua, fino a giungere alle sorgenti del più grande fiume del mondo, Individuate inaspettatamente' in un grande lago che chiamerà Giulia, In memoria del suo romantico amore. A quattro laghi circostanti darà i nomi di Antonelll, Pigìi atei 1 i, Compagnoni e Torrigiani, gli amici incontrati nel salotto D'Albany a Firenze. Ancora oggi l'intera provincia dell'alto Mississippi porta il nome di Beltrami Country. Quando tornerà due mesi dopo a Forte Sant'Antonio pochi lo riconosceranno: è vestito con pelli cucite con tendini di bufalo, si è cibato di cacciagione, è passato attraverso una serie Inenarrabile di avventure. Racconterà in un'opera edita a New Orleans qualche anno dopo che presso gli indiani era riuscito ad incutere rispetto con un grande ombrello rosso che portava con sè come talismano Le polemiche levatesi attorno alla sua incredibile impresa, il saccheggio di quanto aveva scritto da parte di noti autori (lo stesso Chateaubriand aveva ampiamente attinto alla sua opera) lo amareggiarono. Tornò nel 1837 a Filottrano, uomo deluso e lungamente provato dalle fatiche. Mori in una cella che si era fatto costruire nel suo stesso palazzo e chiese di essere sepolto nella fossa comu-( ne, tra 1 poveri. Non fu esaudito, ed oggi a Filottrano di Beltrami si conosce la tomba nella chiesa della Prepositura. La mostra, aperta fino al 21 ottobre, unisce al materiale Inedito anche un omaggio non comune: una bandiera statunitense giunta in questi giorni da New Orleans. Ha 23 stelle, quanti erano gli Stati dell'Unione all'epoca dell'impresa leggendaria dell'esploratore dall'ombrello rosso. Ermete Grifoni ■
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