I nappisti condannati a 3 e 4 anni minacciano la corte e i difensori di Claudio Cerasuolo

I nappisti condannati a 3 e 4 anni minacciano la corte e i difensori Sentenza per Silvana Innocenzi, Adriano Zambon, Giuseppe Sofia I nappisti condannati a 3 e 4 anni minacciano la corte e i difensori Riconosciuti responsabili di «partecipazione a banda armata» - La Innocenzi e Sofia hanno letto un documento con cui invitano giudici e avvocati ad andarsene «finché sono in tempo» Silvana Innocenzi. l'ex trappista passata nelle file Br, catturata il 12 settembre scorso in un covo a Nichelino dopo un anno di latitanza, è stata condannata ieri in corte d'assise per «partecipazione a banda armata» a 4 anni e mezzo di reclusione. Al> suol complici, Giuseppe Sofia e Adriano Zambon, la corte ha inflitto rispettivamente 3 anni e mezzo e tre anni di carcere. Zambon li ha già scontati come detenzione preventiva: sarà scarcerato oggi con obbligo di presentarsi due volte la settimana ai carabinieri di Chlerl. Il pm Sclaraffa aveva chiesto 9 anni per la Innocenzi, 6 per Sofia e 4 anni e mezzo per Zambon. Dopo la breve interruzione «imposta» dagli imputati che martedì scorso avevano rifiutato gli avvocati, ieri 11 dibattimento è filato via Uscio, nonostante i ripetuti tentativi della, Innocenzi e di Sofia di farsi espellere dall'aula. Il presidente Ouldo Barbaro è riuscito a far parlare i difensori nominati d'ufficio, Oabrl e Sisto, ed ha poi consentito al due detenuti di leggere un documento. Ancora una volta in un'aula di giustizia sono risuonate parole di violenza e incitazioni al delitto. Silvana Innocenzi ha letto il volantino (due pagine dattiloscritte) anche a nome di Sofia, con tono di voce distaccato: -Ai presidente Barbaro ricordiamo che questo è un tribunale speciale, agli avvocati di regime Gabri e Sisto ricordiamo il loro collega Croce(l'assasslnlo dell'ex presidente degli avvocati torinesi ha Inaugurato a Torino una lunga serie di delitti, ndr). Ai giurati ricordiamo che il loro ruolo è tutt'altro che quello di rappresentare it popolo. Li invitiamo a disertare, a non collaborare, finché sono in tempo: il movimento rivoluzionario saprà tenere in giusto conto il comportamento di ciascuno*. Pur non contenendo esplicite minacce e usando le perifrasi •ricordiamo», il documento del- la Innocenzi e di Sofia è uno dei più feroci mai letti in aula. Questa la cronaca del dibattimento. Barbaro ha ricordato 1 capi d'accusa dell'istruttoria che ha rinviato a giudizio 1 tre nappisti catturati a Torino nel settembre del '76. Silvana Innocenzi, accompagnata dallo Zambon, aveva un appuntamento con Giuseppe Sofia, evaso dal carcere di Lecce con 11 bandito Mesina, per consegnargli un arsenale di armi. Tutti e tre furono bloccati dagli uomini dell'Antiterrorismo che da tempo seguivano la Innocenzi, già in contatto con elementi nappisti come Mariapia Vianale (condannata in questi giorni come appartenente al Nap) e a Lo Musclo, imputato dell'assassinio della guardia di ps Graziosi e ucciso durante un conflitto a fuoco con 1 carabinieri. A Ostia la Innocenzi aveva affittato un appartamento che sarebbe poi servito da rifugio a Lo Musclo e alla Vianale. L'interrogatorio degli imputati è stato semplificato dal rifiuto di Sofia e della Innocenzi di rispondere a qualsiasi domanda. La donna si è limitata a leggere il documento di cui si è detto, e che praticamente invita chiunque abbia a che fare con i terroristi a «cambiare mestiere prima di essere raggiunto dalla giustizia proletaria*. L'unico ad accettare le regole processuali è stato Adriano Zambon, entrato in carcere come delinquente comune per furti e poi contattato dal Nap. Il viaggio da Roma a Torino assieme alla Innocenzi per portare le armi a Sofia è stato la sua unica impresa. Zambon non ha firma- to il documento letto In aula ed ha accettato i difensori di fiducia Spazzali e Vercellotti di Cuneo. Esaurita la fase degli Interrogatori si è passati al testimoni: soltanto tre, per confermare che Silvana Innocenzi era locataria, sotto 11 falso nome di Maria Vitali, di quell'appartamento ad Ostia. Il pubblico ministero Sclaraffa nella sua requisitoria ha detto che «nell'organizzazione terroristica la Innocenzi ha sempre rivestito ruoli importanti, come titolare di alloggi che servivano da rifugio a latitanti, come persona in grado di valutare gli eventuali aspiranti al ruolo di terrorista (come dimostra la corrispondenza sequestrata in carcere, quando era affiliata di Soccorso rosso, ndr), come trasportàtrice di armi, come organizzatrice di sempre nuove trame eversive*. C'è da ricordare che la Innocenzi, arrestata il 12 settembre scorso in un covo di Nichelino con l'Impiegato della Olivetti Giorgio Battagin, sarà a giorni processata per direttissima per detenzione di armi. L'avvocato Spazzali ha minimizzato il ruolo di Zambon nei Nap. L'avvocato Sisto ha detto di non parlare.a nome del detenuto Sofia, dal momento che questi lo aveva rifiutato e ha svolto una difesa tecnica. Gabri ha invece sostenuto che all'epoca dell'arresto Silvana Innocenzi non era stabilmente inserita nell'organizzazione Nap, che stava allora nascendo. Claudio Cerasuolo