Valitutti vuole i concorsi i sindacati si oppongono di Marco Tosatti

Valitutti vuole i concorsi i sindacati si oppongono Come immettere i docenti nella scuola Valitutti vuole i concorsi i sindacati si oppongono ROMA — Il ministro della Pubblica Istruzione, Valitutti, ha convocato per domani a viale Trastevere i rappresentanti dei sindacati confederali della scuola. Tema dell'incontro: il reclutamento dei docenti. Che è un altro modo di indicare il problema dei «precari», protagonisti nell'estate scorsa del blocco degli esami e degli scrutini. Se l'incontro avesse esito negativo, la rottura potrebbe portare a nuovi scioperi. Valitutti ha l'intenzione di presentare al Consiglio dei ministri che si terrà fra il 15 ed il 18 di questo mese un disegno di legge grazie al quale intende regolare, in maniera definitiva, e dopo l'abbandono di fatto del vecchio sistema dei concorsi, il meccanismo dell'ingresso dei docenti nella scuola, dalla materna fino alla secondarla superiore. Alcune anticipazioni, sono state fornite dallo stesso ministro alla commissione Pubblica Istruzione della Camera nei giorni scorsi e hanno provocato un immediato fuoco di sbarramento di critiche. Il provvedimento prevede due momenti distinti: abilitazione all'insegnamento e concorsi per ottenere il posto di lavoro. Per le elementari l'abilitazione è contestuale al titolo (chi esce «maestro» dal liceo magistrale può insegnare nelle elementari); per le materne l'abilitazione si svolgerebbe a livello provinciale, per la media a livello regionale. Come ottenere l'abilitazio¬ ne? I pretendenti dovrebbero superare due prove scritte «selettive», che li ammetterebbero, se passate con successo, ad un corso teorico pratico di due mesi e successivamente ad un colloquio finale. Gli «abilitati» poi potrebbero partecipare ai concorsi per il posto: regionali per la media, provinciali per la materna e le elementari. Queste prove si terrebbero annualmente, o ogni due anni, e il premio sarebbero i posti disponibili, aumentati di un dieci per cento «sopra organico». Il turn over di docenti at- Dopo aver superato una o più prove scritte, l'aspirante verrebbe sottoposto ad un tirocinio guidato di un anno, con almeno novanta ore di supplenza, al 70 per cento dello stipendio. Un colloquio finale concluderebbe l'iter del concorso, con la creazione di una graduatoria. La legge 463, che ha dato un ruolo a quasi duecentomila insegnanti «precari» nell'agosto '78, ha previsto la creazione di una «graduatoria ad esaurimento- per coloro che al momento dell'entrata in vigore della legge non raggiungevano le 18 ore settimanali di insegnamento. Man mano che ad uno di questi insegnanti vengono assegnate 18 ore settimanali, ottiene un Marco Tosatti (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Valitutti

Luoghi citati: Roma