Une scenografo del «Berliner» ha scelte la libertà a Milano

Une scenografo del «Berliner» ha scelte la libertà a Milano Faceva parte della compagnia che recita Brecht Une scenografo del «Berliner» ha scelte la libertà a Milano È Wilfried Lothar Erle, 29 anni - L'artista ha chiesto asilo politico presentandosi al consolato milanese della Germania Federale MILANO — Wilfried Lothar Erle di 29 anni; cittadino della Repubblica Democratica tedesca, aiuto scenografo del Berliner Ensemble, residente a Berlino Est, mercoledì scorso ha chiesto asilo politico al consolato milanese della Germania Federale. Il giovane si trovava nel capoluogo lombardo con la compania, che dal 27 settembre al 3 ottobre è stata ospite del Piccolo Teatro. Wilfred Erle, la cui domanda è stata subito accolta, si trova adesso a Giessen, nell'Assia, in un centro per la raccolta di profughi. Al Piccolo Teatro dicono: •Non l'abbiamo mai visto né conosciuto». Al residence di via Finocchiaro Aprile dove abitavano Erle ed alcuni col¬ leghi dicono: «non sappiamo nulla, non prevedevamo nulla, non possiamo commentare nulla». Il consolato della Germania Federale conferma la notizia: da due giorni, Wilfried Lothar Erle è loro cittadino, viaggia con un loro passaporto. Parlando con qualcuno degli impiegati, escono scarni dati, anche personali; lo scenografo sarebbe divorziato; avrebbe percepito uno stipendio di quasi 300.000 lire al mese; durante i dieci giorni di permanenza a Milano non ha confidato a nessuno la decisione di diventare fuoruscito 'politico; ha raggiunto il consolato, in via Solferino, da solo, camminando, con in mano la sua «24 ore». Dentro, c'era un po' di biancheria e documenti d'identità. Il colloquio con il console non sarebbe stato particolarmente lungo: Wilfried Erle domandava che prendessero atto di una decisione, traendone le necessarie conseguenze giuridlco-burocratiche. Accertamenti e controlli sono durati un palo d'ore. Nel medesimo pomeriggio, il giovane è potuto partire per Francoforte, in treno.- Erano centotrentadue, 1 componenti del Berliner Ensemble, teatro di Stato della Repubblica Democratica tedesca, In tournée a Milano, scortati da due segretari politici; per tutto il giorno, visitavano la città e i musei, a gruppi. La sera, sul palcoscenico del Lirico, recitavano tre fra i lavori di Brecht che più hanno dato lustro alla compagine che lo stesso commediografo fondò trent'anni or sono: -Puntina e il suo servo Matti», • Galileo», •Brecht-Abend» (antologia di canzoni, scene, versi). Erle lavorava in qualcuno di questi spettacoli, oppure era venuto a Milano con la compagnia, «di riserva» nel caso ci fosse stato bisogno di lui? Al Piccolo non sanno nemmeno questo. •Possiamo raccontare tutto quel che volete sul Berliner e sul successo degli spettacoli milanesi; niente di questa vicenda, in quanto proprio non la conosciamo», ripetono. Wilfried Erle rimarrà per qualche tempo nel campo profughi, dove cercherà di prendere contatti con il mondo del teatro della Germania Federale, e di venire scritturato da qualche compagnia di prosa. La sua intenzione è di risiedere a Bonn o Francoforte. A Berlino Est, è rimasta tutta la sua famiglia. Ornella Rota

Persone citate: Brecht, Ornella Rota, Wilfred Erle, Wilfried Erle, Wilfried Lothar Erle