Molti benzinai oggi in sciopero di Gian Carlo Fossi

Molti benzinai oggi in sciopero Difficoltà per i rifornimenti Molti benzinai oggi in sciopero ROMA — Mentre continua il caos nel settore dei trasporti pubblici, è cominciato ieri sera lo sciopero di 36 ore (si concluderà alle 7 di domani) dei benzinai aderenti alla Federenergia Cisl, la più grossa organizzazione di categoria. Molti impianti, compresi quelli automatici self-service, resteranno quindi chiusi. Le altre associazioni di categoria, la Faib e la Figisc hanno indetto uno sciopero per 11 18 ottobre. I traghetti per tutte le isole minori e i traghetti delle Ferrovie dello Stato per la Sardegna sono rimasti ieri bloccati (e, in parte, restano fermi anche oggi), ma 1 sindacati già prevedono un'ulteriore intensificazione delle iniziative di lotta per ottenere la soluzione delle vertenze contrattuali. I tram e gli autobus, le metropolitane e le autolinee in concessione rimarranno paralizzati da altri tre scioperi decisi per l'il, il 16 e il 22 ottobre. I ferrovieri sono sul piede di guerra per sollecitare lo sganciamento dall'azienda autonoma dello Stato, mentreper 1 controllori si è aperto un tenue spiraglio al termine di un incontro tra i sindacati e il ministro della Funzione pubblica Giannini. Benzina — La federazioni nazionali dei gestori degli impianti di distribuzione di carburante (Faib e Figisc) hanno deciso di tenere chiusi gli impianti il 18 ottobre prossimo e di non aderire allo sciopero di domani dei lavoratori dipendenti del settore ai quali tuttavia esprimono la loro solidarietà. La decisione è stata presa —è detto in un comunicato — dopo aver esaminato la situazione generale della categoria con riferimento all'attuale crisi energetica. Le federazioni — rileva il comunicato — hanno giudicato il governo •impreparato e incapace di 'una reale programmazione»: In particolare — è stato rilevato — il recente decreto leg¬ ge in materia energetica 'perpetua la politica del prelievofiscale scollegato da una finalizzazione adeguata eludendo le richieste della Faib e della Figisc». I Traghetti — Dalle 6 di ieri mattina, per 48 ore, sciopera il personale alberghiero imbarcato sulle navi traghetto delle Ferrovie dello Stato che assicurano 1 collegamenti "on la Sardegna dal porto di Civitavecchia. L'agitazione è stata indetta dalla federazione marinara Cgll, Cisl, Uil per chiedere il passaggio alle dipendenze delle Ferrovie dello Stato del personale interessato e una riduzione del periodo di imbarco. I disagi per i viaggiatori sono stati notevoli, anche se funzionavano regolarmente 1 servizi della Tirrenla. E' anche cominciato ieri lo sciopero articolato dei marittimi imbarcati sul traghettidelia Tore mar, Sire mar e Caremar tra il continente e le isole minori, da Ponza a Pantelleria e Lampedusa, dall'Arcipelago toscano a Linosa e alle isole Egadi. Tram e autobus — L'ulteriore «programma di lotta» — precisa un comunicato della federazione autoferrotranvieri Cgll, Cisl, Uil — si è reso necessario non solo per Indurre le controparti a definire in tempi brevi la vertenza sul rinnovo del contratto di lavoro che si trascina da dieci mesi, ma soprattutto perché le controparti e il governo diano la garanzia di coperture finanziarie per gli oneri derivanti dal negoziato e per gli obiettivi di riforma posti al centro della piattaforma contrattuale. Treni — Ci saranno certamente pesanti scioperi, se non sarà aperto rapidamente e in modo costruttivo il negoziato per il nuovo contratto, della categoria e lo sganciamento dell'azienda dall'apparato statale, discussi in questi giorni dall'assemblea dei delegati a Riccione. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Giannini, Sire, Treni

Luoghi citati: Civitavecchia, Lampedusa, Pantelleria, Ponza, Riccione, Roma, Sardegna