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Sanremo salterà? Sanremo salterà? ROMA — La guerra dichiarata dai discografici agli impresari privati di manifestazioni canore riprese dalla tv di Stato rischia di fare sature il prossimo Festival di Sanremo. Da qualche anno infatti la Rai aveva già notevolmente ridotto II numero delle riprese esterne di manifestazioni canore appunto per evitare discussioni sulle scelte e per sfuggire alle pressioni di uomini politici di primo plano che esigevano di vedere ripreso almeno uno dei festival musicali organizzati nei loro collegi elettorali. Dopo questa decisione, che ha tra l'altro sensibilmente ridotto lo spailo televisivo per i cantanti e per lo sfruttamento promozionale dell'industria discografica, le due reti delia tv si accordavano per riprendere fuori dagli studi della Bai soltanto U Festival di Sanremo, Il Festivalbar, l'appuntamento estivo di Saint-Vincent e la Mostra autunnale di Venezia. Quattro manifestazioni organizzate da privati per le quali la Rai limitava il suo Intervento alla ripresa televisiva. L'esplosione del caso Vene¬ zia, dove discografici hanno accusato l'organizzatore Ravera di pretendere milioni per ammettere davanti alle telecamere 1 loro cantanti,' non ha finora provocato reazioni all'Interno del palazzo di vetro di viale Mazzini. C'è tuttavia chi non esclude un ulteriore «giro di vite» per cui la televisione potrebbe non riprendere più neppure le manifestai!oni superstiti della setacciata di quattro anni fa. Se le telecamere do-' vesserò essere rimandate a Sanremo come negli anni passati ci si domanda adesso come sarà possibile affidare l'organizzazione del Festival ad un privato quando il Comune della città ligure esige per affidare questo compito una tangente. Una soluzione potrebbe essere quella di affidare all'associazione del discografici l'organizzazione ma l'idea preoccupa i dirigenti della tv poiché con 11 «bilancino» non si è mal riusciti a mettere assieme un buon spettacolo. E se lo spettacolo musicale è noioso non fa vendere 1 dischi. r. s.