Riscaldamento: l'inizio spostato al 1° novembre?

Riscaldamento: l'inizio spostato al 1° novembre? Una richiesta dell'Assopetroli al prefetto Riscaldamento: l'inizio spostato al 1° novembre? Invece del 15 ottobre - La situazione dei rifornimenti è drammatica - Il 25-30 per cento degli stabili senza gasolio Mancano undici giorni al 15 ottobre, giorno consentito per l'accensione degli impianti di riscaldamento: maatutt'oggi il 25-30 per cento degli stabili cittadini sono privi di gasolio. Significa che, alla data fatidica, non scatterà il calore per due-tre condomini ogni dieci. Per migliala di famiglie al freddo non si potrà porre alcun rimedio. L'AssopetroIi, grossisti distributori di gasolio, ha chiesto ieri al prefetto di Torino (e rinnoverà la richiesta al sindaco, nel prossimi giorni) di procrastinare l'accensione degli impianti dal 15 ottobre al 1" novembre. «A questo punto — sostiene il geom. Gatti — non si vede altra soluzione. Riteniamo che il governo non abbia tenuto conto della reale gravità del problema per molte città d'Italia, tra le quali è la nostra. Non abbiamo rifornimenti se non con il contagocce. Siamo costretti a consegnare non più di mille-duemila litri per stabile, in media 10-15 giorni di calore. Non siamo in grado di garantire nulla per novembre. Accusiamo le compagnie petroli/ere di comportamento scorretto, escludendo soltanto le compagnie nazionali: continuano a piovere disdette sui_ concessionari, mancano le' forniture. Gli utenti sappiano: noi non siamo speculatori. Non consegniamo gasolio perché non abbiamo gasolio». Non ci troviamo di fronte a falsi aliai mlsml o a pessimistiche previsioni. Parlano le cifre e un dato preciso, controllabile, esiste. L'Associazione nazionale amministratori Immobiliari gestisce — tramite 1 suol iscritti — nella nostra città circa 10 mila dei 30 mila stabili dotati di impianto di riscaldamento centralizzato. Di questi soltanto il 30 per cento funzionano a metano. Circa il 5 per cento usa ancora il carbone. Per il 65 per cento (6500 immobili) soltanto il gasolio dàcalore. Denunciano Giovanni Montaldo, presidente regionale Anai, e Quirino Laratti, vicepresidente nazionale dell'Associazione: « Soltanto 1500 stabili hanno ricevuto un primo rifornimento di mìlle-2 mila litri di combustibile. Bastano per 10-15 giorni di riscaldamento. Vuol dire arrivare a fine ottobre o ai primi di novembre. E poi? Spegnere tutto, perché non si hanno garanzie di nuove forniture'. Altri duemila condomini gestiti dall'Anai, non hanno apparentemente problemi: hanno scelto la gestione a forfait. .Molti l'hanno adottata quest'anno — sostengono gli amministratori —, con regolare assemblea, proprio costretti dal timore di non riuscire ad ottenere gasolio sufficiente. Ma anche questo metodo di gestione del riscaldamento non dà più sicurezza. Ieri mattina alcune ditte hanno rifiutato di accettare il contratto: sostengono di non poter far fronte all'impegno, di non poter garantire la continuitàdelcalore'. Restano circa 3000 dei diecimila condominii-Anai. 'Sono senza una goccia di gasolio. Qualcuno ha una minima giacenza rimasta dall'anno precedente. Impossibile ottenere il rifornimento, se pur di soli mille litri, entro il 15 ottobre Per questi è sicuro: l'accensione del riscaldamento dovrà essere rinviata». A quando? 'Non si sa» E' il bilancio drammatico di un campione di immobili torinesi. Un terzo di quelli esistenti con impianto centraliz- ov^..w. ww.v.i..... | zato. La proiezione sull'intera I città è esatta e confermata dall'Assopetroii i cui cento distributori sono impegnati in un «forzoso» razionamento di gasolio, con il rischio — ormai è certezza — di non riuscire a soddisfare le esigenze. Si avranno cittadini di serie A, con gestione a forfait o un primo fondo nel serbatoio, e cittadini di serie B, privi di una sola goccia di combustibile? 'Le autorità tardano a prendere doverosi provvedimenti» afferma Gatti dell'Assopetroii. 'La situazione è drammatica; non ci sono garanzie di ottenere gasolio nep- pure per novembre-dicembre — denunciano 1 responsabili dell'Anal —. Soltanto negli stabili da noi amministrati ci saranno oltre diecimila famiglie al freddo». E non si sa fino a quando. Saranno però riscaldati ospedali e scuole. Per queste ultime l'assessore Marzano •garantisce il caldo». Precisa: 'Ricordiamo però che la legge dice di avviare l'impianto dal 15 ottobre, ma sarebbe possibile — se la temperatura esterna si mantenesse a livelli accettabili — procrastinare la data d'accensione. Dobbiamo evitare al massimo gli sprechi. Il gasolio alle scuole è stato dato, mancano ancora pochi serbatoi che saranno riforniti in tempo». Esiste il minimo per poter partire con le aule riscaldate entro la data prevista: »Non si può sapere con esattezza che cosa ci riserva il futuro — ammette Marzano — ci siamo cautelati, abbiamo chiesto garanzie». Ma il futuro è incerto. E i petrolieri non dicono una sola parola rassicurante. Simonetta Conti

Persone citate: Giovanni Montaldo, Marzano, Quirino Laratti, Simonetta Conti

Luoghi citati: Italia, Torino