La proroga degli sfratti è certa Oggi la Camera vara le norme

La proroga degli sfratti è certa Oggi la Camera vara le norme Si è raggiunto un compromesso dopo le polemiche La proroga degli sfratti è certa Oggi la Camera vara le norme 111 progetto governativo prevede: il rinvio sino a marzo 1980; l'esclusione di chi ha un reddito superiore a. Ì8-10 milioni (cifra ancora da concordare); nessuna sospensione nei Comuni con meno di 5000 abitanti ROMA — La proroga degli sfratti ci sarà, ma prima di decidere il governo vuol sentire il parere del Parlamento.Oggi il ministro di Grazia e Giustizia, Morlino, risponderà alle mozioni e alle interrogazioni dei senatori e domani stesso potrebbe riunirsi il Consiglio dei ministri, per la seconda volta in 48 ore, per il varo del provvedimento. La bozza del progetto è stata messa a punto ieri dai ministri, in una riunione durata poco meno di un'ora e prevede i seguenti passaggi : OProroga degli sfratti dal 31 dicembre 1979 fino al marzo 1980, in quanto è in tale mese che le Camere dovranno verificare l'applicazione della legge sull'equo canone. La data di scadenza, però, sarà uno dei punti della odierna discussione a Palazzo Madama e potrebbe essere modificata. ©Oltre che i morosi, dalla proroga stavolta verrebbero anche esclusi gli inquilini con un reddito superiore agli 8-10 milioni annui (l'esatta entità della cifra è un altro punto da concordare con i gruppi parlamentari). £| La sospensione dell'ese" dizione degli sfratti non dovrebbe poi operare nei Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, dove è senza dubbio più facile trovare tempestivamente un nuovo alloggio ai senza-tetto. Questa proroga «selettiva, è in sostanza un compromesso tra la posizione del ministro Morlino, propenso a limitare il blocco soltanto ai casi più acuti e legare 11 problema •alla ripresa degli Investimenti nel settore dell'edilizia, ■ e quella del ministro dei Lavori Pubblici, Nicolazzi, favorevole a una proroga generalizzata. La posizione intermedia dovrebbe in un certo senso farsi interprete delle richieste avanzate dai vari partiti e favorire cosi una rapida approvazione del provvedimento. n dramma degli sfratti secondo 1 calcoli dei sindacati, 15 mila sono già esecutivi di cui 2000 entro la fine dell'an no e ben 400 mila in corso di esecuzione — evidenzia la grave crisi dell'edilizia, da troppi anni, nonostante le insistenti attenzioni verbali, abbandonata a se stessa. Nel nostro Paese si costruisce sempre meno (non si arriva a 180 mila appartamenti l'anno, contro un fabbisogno di almeno 350-400 mila abitazioni) e quel poco che si costruisce è il più delle volte indirizzato verso il genere di lusso Logico, quindi, che in queste condizioni anche un solo sfratto divenga una questione intricata e carica di esplosive tensioni sociali. Ecco perché i sindacati considerano sfratti, e politica della casa in generale, come uno dei punti chiave della trattativa in corso con il governo. L'orientamento verso la proroga «selettiva, vorrebbe anche sottolineare l'impegno dell'esecutivo per la costruzione di nuove case e l'acquisto di alloggi già costruiti da destinare agli sfrattati nei maggiori centri urbani. Nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri, infatti, dovrebbe figurare parte dei provvedimenti di rilancio dell'edilizia, per complessivi tremila miliardi di lire, annunciati la scorsa settimana. Il primo intervento riguarderebbe l'assegnazione ai sette Comuni «caldi., quelli cioè delle più grandi città, dove il problema degli sfratti è più pressante, di 400 miliardi. Questa somma servirà agli amministratori degli enti locali per l'acquisto di alloggi disponibili sul mercato da dare in affitto, a prezzi di equo canone, alle famiglie degli sfrattati. Ma anche con 400 miliardi a disposizione l'impresa non è facile, proprio perché mancano le case. Da qui la necessità di una seconda misura: lo stanziamento di 1000 miliardi per finanziare la costruzione di case popolari, n prestito sarà trentennale e il tasso di interesse al 4 per cento. I complessisivt 1400 miliardi dovrebbero andare ad aggiungersi alla messa in moto del piano decennale per l'edilizia che prevede la costruzione da parte dello Stato di 80 mila nuove case l'anno e al varo del piano risparmio-casa, attraverso l'emissione di cartelle indicizzate al 50 per cento del costo della vita, per un importo di 1000 miliardi da collocare prevalentemente presso gli istituti previdenziali e le società di assicurazioni. Ciò permetterà di ottenere mutui per l'acquisto di case aventi una rata di rimborso pari a circa 150 mila mensili per ogni 20 milioni di mutuo. Le buone intenzioni, in definitiva, non mancano. Si tratterà ora di vedere se questi progetti andranno realmente ad esecuzione o non rimarranno ad ammuffire nei cassetti di qualche ministero. Emilio Pucci Quanto costa un alloggio Nuova coitruzlono 20 anni dl anzlanlta Cltta 1 1 1 1 Cenlro S*mlc. PorK. Conlro Semlc. Peril. Torino 950 600 500 896 549 452 Mllano 1.100 850 650 1.031 766 597 Geneva 850 550 — 781 499 — Bologna 685 525 420 633 480 379 Flranze 735 565 430 685 531 390 Roma 1.400 850 600 1.335 795 553 Napoll 650 500 390 602 457 . 350 Barl 525 415 400 481 375 355 Palermo 600 480 400 554 438 360 Cagllarl 500 — 315 459 — 281 Centro-Nord 721,5 666 555 414 382,5 319 Sud el sole 673 621 517,5 373 344 287 La tabella riassume i risultati di un 'indagine condotta dalla rivista • Consulente Immobiliare, sul costo degli alloggi nelle principali città italiane. I prezzi sono espressi in migliaia di lire per metro quadrato. J

Persone citate: Barl, Emilio Pucci, Morlino, Nicolazzi

Luoghi citati: Bologna, Palermo, Roma, Torino