Consiglieri e piloti cubani sarebbero nel Medio Oriente di Giorgio Romano

Consiglieri e piloti cubani sarebbero nel Medio Oriente Secondo il capo del controspionaggio d'Israele Consiglieri e piloti cubani sarebbero nel Medio Oriente NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Il capo dei servizi informazione dell'esercito, generale Jehosha Saguy, in uno dei suoi rarissimi incontri con la stampa estera, ha dichiarato ieri mattina che nelle regioni del Libano meridionale presso il fiume Litani regna negli ultimi giorni una relativa calma ma che nella zona controllata dai caschi blu dell'Onu si trovano da 500 a 700 guerriglieri palestinesi in armi, un numero doppio di quello che ammette il comando dell'Unlf il. Egli ha definito prive di fondamento le voci riportate dalla stampa americana e libanese che il governo siriano intenderebbe ritirare 11 suo corpo di spedizione nel Libano, forte di 25 mila uomini e dotato di 50 carri armati e di 250 pezzi di artiglieria, per fronteggiare il malumore interno e le dimostrazioni di piazza che hanno indetto i consiglieri di Assad a suggerirgli di rinviare il viaggio nell'Unione Sovietica che avrebbe dovuto intraprendere nei prossimi giorni. Il generale Saguy ha rivelato che, secondo le sue informazioni, ci sarebbero cubani nel Medio Oriente, ma non si può parlare di unità cubane di una consistenza paragonabile a quelle esistenti nello Yemen meridionale o in Africa: si tratta di consiglieri, di tecnici e di piloti negli eserciti di diversi paesi. Secondo il capo dei servizi di informazione israeliani ne* gli ultimi tempi l'aiuto soviet! co alla Siria, all'Iraq e alla LI bia si è accresciuto e intensif 1 cato e sono giunti carri arma ti T-72, aerei Mig 25 e Sokol 22, mentre la Giordania è pas sata da una strategia difensiva a una strategia offensiva e il suo esercito è più mobile di prima, equipaggiato con tanks Chieftain, mentre l'aviazione che ha ricevuto nuovi Mlrage P-l e materiale per la contraerea è molto più efficiente che nel passato. Inoltre le difficoltà in cui si imbatte il presidente siriano, sia all'interno che all'esterno, lo hanno indotto — sia che effettui o no il suo viaggio a Mosca — a chiedere un aumento delle forniture d'armi e in partico lare di aerei da caccia e missili aria-aria di nuovo modello, anche per far fronte all'equipaggiamento americano fornito a Israele. Giorgio Romano

Persone citate: Assad, Jehosha Saguy, Saguy