Il basket di Torino non corre pericoli anche se dovesse restare senza sponsor di Gianni Menichelli

Il basket di Torino non corre pericoli anche se dovesse restare senza sponsor A cinque giorni dal campionato l'ex China non ha ancora un nome Il basket di Torino non corre pericoli anche se dovesse restare senza sponsor «Abbiamo un'ottima squadra — dice De Stefano — e potremmo organizzarci per tener duro per un anno» - Precisazioni sulla questione Gamba • La Teksid si ripresenta come Fiat? •Sia ben chiaro: la squadra di basket di Torino è viva e vegeta e non corre alcun pericolo di morire. E' vero, mancano cinque giorni al campionato e non ha ancora un nome: ma c'è, è una realtà, una realtà tecnicamente validissima. I cinquemila e passa tifosi che l'anno scorso s'erano abituati a venirci a sostenere la domenica al Palasport possono stare tranquilli- ci chiamino pure Auxilium oppure ex-China, perora, ma con qualunque nome ci ritroveranno all'appuntamento-. L'arringa — appassionata ma scevra di toni drammatici — è di Beppe De Stefano, cui non va a genio che la sua squadra, ancor priva di sponsor, sia considerata da qualcuno come una navicella In balia delle onde, sul punto di affondare. La vera situazione dell'Auxllium-basket, che domenica ospita l'isolabella (ex- Xerox) Milano nella prima giornata della Al. è difficile, ma non affatto tragica: -Avremmo in ogni caso i mezzi per tener duro per una stagione — assicura De Stefano — e anzi sarebbe un'occasione per aggiornare la nostra organizzazione sociale, attraverso la creazione di una finanziaria, una riforma che dovremmo comunque, prima o poi deciderci ad attuare-. Tuttavia non è per niente detto che la vicenda abbinamento non debba finalmente risolversi nei prossimi giorni. La Federbasket s'è dichiarata disposta a ra¬ tificare eccezionalmente anche una sponsorizzazione a termini scaduti, per ricambiare 11 club torinese della disponibilità dimostrata sulla questione di Gamba allenatore della Nazionale. E dunque il .no. della San Pellegrino (ennesima risposta negativa data a De Stefano da un'industr a che era parsa molto interessata alla faccenda) non sarà l'ultima parola nel lungo discorso dell'abbinamento. Altre trattative sono in corso. Sembra impossibile che una squadra come quella torinese, con alle spalle una città come Torino, non possa riscuotere l'interesse di un'azienda intenzionata ad un'operazione promozionale attraverso il «mezzo» sportivo. -In verità — dice ancora De Stefano —avremmo potuto concludere già da tempo se avessimo accettato cifre inferiori a quelle che riteniamo eque. Ma non abbiamo voluto farlo: perché dovremmo dare per 120 milioni qualcosa che giudichiamo valga più del doppio? A baiamo una squadra forte, con un grande allenatore, con ottime prospettive per il campionato. Non è giusto svenderla.. La questione Gamba — A proposito del «grande allenatore», la situazione di Sandro Gamba, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate domenica dal presidente federale Vinci, è da inquadrare in questi termini: Gamba sarà certamente alla guida della Nazionale da aprile in avanti; se l'Auxilium non avrà uno sponsor, potrebbe lasciare Gamba Ubero subito, per alleggerire 11 bilancio, affidando la squadra a Gianni Asti; se l'Auxilium avrà uno sponsor, la questione sarà decisa dagli accordi d'abbinamento, nel senso che lo sponsor potrebbe ritenere Indispensabile la presenza di Gamba ed eventualmente anche inaccettabile la sua divisione «part time» con la Nazionale, fino ad aprile. Niente oriundi — n basket si avvia dunque all'esordio ufficiale stagionale col «caso Torino» ancora aperto. In compenso, col Cagliari al posto del Gira, non c'è piti li rischio di avere una A2 zoppa. E 1 pretori vari hanno ben risolto la grana degli oriundi, al quali quasi certamente la federazione riaprirà l'anno prossimo, cancellando il secondo straniero (ed è questo uno dei tanti motivi che hanno spinto la Billy a riprendersi D'Antoni e a tenere fermo ancora per una stagione Filippo Mellito). Senza sponsor, oltre all'exchina, in Al resta la Stella Azzurra. La squadra del momento è invece la Pinti Brescia, vincitrice del Trofeo Lombardia, che ha detto bene anche della nuova Gabetti. Tra sabato e domenica s'Inizia anche la serie A femminile e pure qui. incredibilmente, la prima squadra di Torino non ha ancora un nome: nel quadro della complessa ristrutturazione della Sisport, la Teksid campione d'Italia potrebbe infatti ripresentarsl semplicemente come Fiat al debutto casalingo col Pejo. Tutto tranquillo invece all'Accorsi, che sabato sera alle Cupole riceve l'ex-Alba Milano, altra squadra in gran forma, rilanciata dalla sigla Obc, che ha abbandonato Sesto San Giovanni. Gianni Menichelli