«Le Duc Tho disse nel '70 che Hanoi voleva dominare tutta l'Indocina» di Fabio Galvano

«Le Duc Tho disse nel '70 che Hanoi voleva dominare tutta l'Indocina» La guerra del Sud-Est asiatico nelle memorie di Kissinger «Le Duc Tho disse nel '70 che Hanoi voleva dominare tutta l'Indocina» Nell'aprile del 1970. al tavolo della trattativa di Parigi, Kissinger propose a Le Due Tho, capo della delegazione nord vietnamita, che Washington e Hanoi dichiarassero e garantissero la neutralità della Cambogia. Le Due Tho oppose un secco rifiuto. Ricorda Kissinger nel secondo estratto delle sue memorie, pubblicato ieri dal settimanale americano Time, e interamente dedicato alla guerra in Vietnam: 'Sottolineò che era destino del suo popolo non solo conquistare il Vietnam del Sud, ma dominare l'intera Indocina'. E' una rivelazione inedita, che mette a fuoco una tensione esplosa l'inverno scorso nel Sud-Est asiatico, con l'invasione viet della Cambogia e il successivo conflitto fra Hanoi e Pechino. Senza rivelare nulla di clamoroso, nei capitoli «vietnamiti» delle sue memorie Kissinger offre un'analisi di nuovo tipo della tragedia vienamita. Difendendo l'azione americana, anche il criticatissimo «bombardamento di Natale» del 1972, Kissinger ricorda che sostanzialmente molte azioni americane erano dettate dalle necessità di riportare i nordvielnamiti al tavolo delle trattative parigine, proposito dal quale essi rifuggivano non appena conseguivano un qualsiasi vantaggio militare. Nel febbraio 70 Hanoi aveva lanciato un'offensiva nel Laos, rifiutando una proposta di de-escalation; a marzo le sue truppe erano penetrate in Cambogia, dopo il putsch che aveva rovesciato il principe Slhanouk. Dopo il «no» di Le Due Tho, Nixon convocò, il 22 aprile, 11 Consiglio per la sicurezza nazionale. Si trattava di decidere come Intervenire In Cambogia, e c'erano molte Incertezze. A sbloccare la situazione contribuì 11 vice-presidente Agnew, il quale sostenne che se le basi costituivano una minaccia bisognava attaccarle. L'offensiva durò due mesi. Secondo Kissinger ritardò la conquista comunista della Cambogia, e fece perdere anni allo sforzo bellico di Hanoi contro il Sud: 'Per quanto riguarda la Cambogia Nixon aveva ragione'. Ma quell'operazione provocò un'esplosione di proteste in America. •Per la pace del Paese, la guerra doveva terminare', commenta Kissinger. Ma per la pace del mondo, sottolinea, le condizioni di pace dovevano essere onorevoli. Il 7 ottobre '70 Nixon offri l'armistizio e l'alt ai bombardamenti; nel maggio successivo Kissinger offri il ritiro unilaterale, a condizione che Hanoi sospendesse le infiltrazioni al Sud. Ma Le Due Tho pose un'altra condizione: che gli Usa facessero cadere il governo di Saigon falsificando le imminenti elezioni o, se necessario, uccidendo il presidente Thieu. Il 29 marzo 1972, quando le truppe americane si erano quasi completamente ritirate dal Vietnam, il Nord scatenò una violenta offensiva. «Il mio incontro del 2 maggio con Le Due Tho — ricorda Kissinger — fu brutale. Contrariamente alla mitologia di allora, i vietnamiti non erano poveri riformatori incompresi: erano rivoluzionari implacabili, il terrore dei loro vicini, e pretendevano l'eredità coloniale francese in Indocina con qualsiasi mezzo-. Hanoi si irrigidì nella trattativa. Nixon decise allora di minare 1 porti del Nord e intensificare i bombardamenti. Immediatamente Hanoi si disse pronta a riprendere i colloqui. Ma questa volta Kissinger aveva fatto i conti senza Thieu, che alle proposte avanzate da Le Due Tho in ottobre rispose di non essere interessato. La riluttanza di Thieu diede ad Hanoi una scusa per temporeggiare, e quando le trattative ripresero a novembre, di accordo non si parlava più. Kissinger si convinse che una nuova iniziativa militare fosse l'unico modo di riportare il Nord al tavolo della trattativa. Nacque cosi il «bombardamento di Natale». 'Nessuna decisione di Nixon in politica estera — ricorda Kissinger — causò tanto scandalo. Mai fu trattato così ingiustamente. Non era una vendetta barbara. Non fece l'esorbitante numero di vittime indicato da Hanoi, e certamente fece meno morti che la continuazione della guerra, che era l'unica alternativa'. Di fatto il bombardamento sfociò pochi giorni dopo, il 9 gennaio 1973, in una ripresa delle trattative. Due settimane dopo, il 23 gennaio, la firma dell'accordo di Parigi. La guerra dell'America era finita. Ma non quella del Vietnam. Fabio Galvano