Caramanlis in visita a Mosca con l'occhio rivolto a Ankara di Livio Zanotti

Caramanlis in visita a Mosca con l'occhio rivolto a Ankara Per la prima volta un premier greco in Urss Caramanlis in visita a Mosca con l'occhio rivolto a Ankara DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Costantino Caramanlis è giunto ieri poco dopo mezzogiorno a Mosca e qualche ora più tardi era già a colloquio con Kossighin al Cremlino. E' la prima visita di un premier preco in Unione Sovietica nella storia delle relazioni tra i due Paesi. Un avvenimento, dunque, il cui merito sembra doversi attribuire all'ex ambasciatore sovietico ad Atene, Ivan Ivanovich Udalzov, che vanta anche l'altro merito di essere stato il rappresentante diplomatico del suo Paese a Praga nell'agosto 1968 e prima, durante la 'primavera*. Compiuta la missione di riavvicinare la Grecia all'Urss, il 27 agosto scorso Udalzov è stato ufficialmente sostituito da Vladimir Fiodorovich Kaboshkin. i La stampa sovietica ha accolto l'ospite con i riguardi d'occasione, tacendo sulle vicende passate, la guerra civile. l'intervento inglese, il dissidio con la Bulgaria, per ricordare invece che questa visita pone la Grecia al passo con gli altri Paesi europei che assai prima hanno ristabilito normali rapporti con l'Urss. Non sono mancati spunti polemici: verso quanti «non amando la normalizzazione dei rapporti tra tutti i Paesi, usano la stampa per intorbidire l'atmosfera in cui deve aver luogo. Ma non ci saranno trucchi capaci di impedire a questo incontro al vertice sovleticogreco di rappresentare un ulteriore sviluppo nella coope razione tra 1 due Paesi». / sovietici alludono cosi a quanti hanno visto in questo viaggio un allontanamento della Grecia dal concerto occidentale e di conseguenza un indebolimento ulteriore della punta sud-orientale del dispositivo militare Nato. In effetti le fonti diplomatiche occidentali a Mosca tendono ad escludere conseguenze politicostrategiche per la visita di Caramanlis. Il premier sarebbe venuto soprattutto a controbilanciare l'udienza che a Mosca ha trovato lo scorso anno la Turchia di Bulent Eoe vit, in vista di un futuro assetto dell'Egeo Orientale e della formazione di un mercato comune balcanico. Nella stessa logica Caramanlis ha avviato fin dal 1978 la sua Ost-polltlk viaggiando a Belgrado, Bucarest e Sofia. Da Mosca intenderebbe proseguirla con visite a Praga, Varsavia e, forse, Pechino. Impegni di carattere generale è difficile che i sovietici ne assumano, proprio per la loro necessità di tener conto delle esigenze turche. Le quali ultime, almeno per quanto concerne la risistemazione delle acque territoriali marine, coincidono con gli interessi sovietici assai più di quelle greche. Sarà invece sottoscritta una dichiarazione di amicizia e cooperazione (anche questa simile a quella firmata con Ecevit), per incrementare gli scambi economici tra i sue Paesi. Attualmente l'interscambio somma appena a 258 milioni di rubli e l'Urss vende alla Grecia il doppio di quanto le compra. I sovietici si impegneranno anche a costruire nei pressi del Pireo un grande stabilimento per la produzione dell'alluminio ed una trattativa è in corso per portare fino al territorio greco un oleodotto. Livio Zanotti

Persone citate: Bulent, Ecevit, Ivan Ivanovich Udalzov, Kossighin, Mosca ? Costantino, Vladimir Fiodorovich Kaboshkin