In pretura madre e sorella della Ballerini per la falsa testimonianza sul copriletto

In pretura madre e sorella della Ballerini per la falsa testimonianza sul copriletto Lo strascico al «giallo» di via Servais potrebbe avere sviluppi clamorosi In pretura madre e sorella della Ballerini per la falsa testimonianza sul copriletto Avrebbero mentito sul particolare, apparentemente insignificante, per aiutare Franca - Domani il giudizio: una loro condanna potrebbe indurre la Cassazione a ordinare la ripetizione del processo Appendice del feuilleton Ballerini-Pan in Pretura, protagoniste la sorella e la madre della donna assolta il 6 gennaio scorso dall'accusa di aver assassinato il marito, dopo una prima condanna all'ergastolo e oltre cinque anni di carcere. Anna Ballerini e Antonia Chiarotti compaiono infatti domani davanti al pretore Algostino imputate di falsa testimonianza: avrebbero dichiarato il falso, durante i due processi a carico di Franca Ballerini e dei fratelli Pan per la morte di Fulvio Magliacani. a proposito di un copriletto che si trovava nell'alloggio di via Servais la notte fra il 20 e il 21 giugno 1972 in cui fu commesso il delitto. Un particolare apparentemente insignificante, quello del copriletto, che potrebbe però gettare una luce inquietante sulla fondatezza della sentenza d'appello che ha rovesciato il verdetto pronunciato in primo grado dai giudici della Corte d'assise. In che cosa consiste la discordanza, oggetto di questo inatteso «supplemento» al tragico romanzo di Franca Ballerini e Paolo Pan, e perché il sostituto p.g. Caccia (rappresentante la pubblica accusa nel processo di secondo grado) l'ha ritenuta abbastanza importante da, inviare gli atti istruttori e processuali al pretore per accertare, una volta per tutte, chi ha mentito sulla ormai famosa coperta? Il problema fu posto da Paolo Pan con uno dei suoi tentativi di fornire le prove che a uccidere Fulvio Magliacani era stata la moglie, che poi si era rivolta all'amante per essere aiutata a fare scomparire il cadavere. Sul letto nel quale l'uomo fu ucciso (secondo la versione Pan) si trovava quella notte un copriletto beige con al centro «un disegno stilizzato che sembrava eseguito da un architetto». Sepolto il corpo nei boschi di Fiano, dopo aver denunciato ^incomprensibile» fuga del marito. -Franca si accorse — affermò Paolo Pan — che sulla coperta era ri- inasta una macchiolina di sangue che avrebbe potuto costituire una prova dell'omicidio, se i parenti di Fulvio l'avessero notata. Io le consigliai di farla sparire, con una bruciatura di sigaretta, per evitare di insospettire qualcuno liberandosi dell'intero copriletto. Trovatelo: quel foro vi proverà che l'assassina è lei». L'oggetto fu sequestrato in casa della Chiarotti. ma-dre della Ballerini, e mostrato ai giudici: si trattava però di un corpiletto di colore giallo-oro. arabescato da disegni che ne coprivano l'intera superficie e non il solo centro. Ed era, ovviamente, privo di fori prodotti da bruciature di sigaretta. • Non è quello che si trovava sul letto quella notte. Devono averlo sostituito», sostenne Paolo Pan. Franca, la madre e la sorella affermarono il contrario: il copriletto era proprio quello che sì trovava nell'alloggio dei Magliacani fin da quando si erano sposati. Incerta invece la donna che prestava servizio a ore in casa Magliacani, Teresa Zingarelli. Insinuato il dubbio, non si fece nulla per accertare chi mentiva. Irrilevante di fronte alla condanna di entrambi, la circostanza del copriletto acquistò maggior rilievo dopo l'assoluzione in appello di Franca Ballerini. La pubblica accusa e la parte civile, che avevano chiesto la conferma della sentenza di primo grado, decisero di andare a fondo della questione. Mentre il p.g. Caccia, oltre a ricorrere in Cassazione, inviava gli atti al pretore per stabilire se le due donne dovevano essere incriminate per falsa testimonianza, il padre della vittima, Francesco Magliacani, per anni irriducibile accusatore della nuora, riuscì a rintracciare in Veneto i mobilieri che avevano venduto al figlio l'arredamento della camera da letto, aggiungendovi, come omaggio, il copriletto. Procuratosi cosi una coperta identica a quella regalata anni prima al figlio. Francesco Magliacani l'ha consegnata agli inquirenti: non solo corrisponderebbe alla descrizione a suo tempo fornita da Paolo Pan. ma la Zingarelli l'avrebbe riconosciuta. In conclusione, le due congiunte di Franca Ballerini sono state incriminate e domani ha inizio il processo. Una loro eventuale condanna potrebbe modificare in qualche modo la sorte di Pan o influenzare la decisione dei magistrati di Cassazione? Le probabilità sono scarse. La Suprema Corte giudica infatti sulla legittimità giuridica di una sentenza, senza entrare nel merito dei fatti oggetto del processo: l'aver accertato che le due donne hanno mentito sul particolare del copriletto (magari in buona fede, poiché entrambe frequentavano solo occasionalmente l'alloggio di via Servais). e che la circostanza era verificabile durante i dibattimenti, potrebbe tuttavia indurre i giudici di Cassazione a tener conto «sostanzialmente» del nuovo elemento emerso dopo la conclusione del processo d'appello. In tal caso, la sentenza che ha assolto Franca Ballerini potrebbe essere annullata e il giudizio di secondo grado dovrebbe essere ripetuto presso una Corte d'assise d'appello diversa da quella torinese. Al di là di questa possibilità piuttosto remota, esiste l'eventualità di una futura revisione parziale del processo che giustifica l'attenzione con cui, insieme ai Magliacani, l'avvocato di Paolo Pan. Antonio Foti, segue gli sviluppi di questo strascico giudiziario del «giallo» di via Servais. m. sp. La madre e la sorella di Franca Ballerini compariranno domani in Pretura

Luoghi citati: Fiano, Fulvio, Veneto