Asti: le proteste per il film sul «delitto del violoncello» di Vittorio Marchisio
Asti: le proteste per il film sul «delitto del violoncello» Chiesto che non venga proiettato in città Asti: le proteste per il film sul «delitto del violoncello» ASTI — Ritorna alla ribalta il «delitto del violoncello», un omicidio commesso, il 23 settembre 1969, da un giovane astigiano, Fiandro Fantino, 17 anni: in preda a raptus, uccise con due coltellate una giovane insegnante torinese, Gianna Bo, che si trovava per caso con lui sul treno in uno scompartimento di prima classe. Fantino stava ritornando da Alessandria, dove si era recato per alcune lezioni di violoncello. Con sé aveva lo strumento musicale che permise la sua identificazione: fu arrestato otto ore dopo il delitto. Processato alcuni mesi dopo, venne condannato a 14 anni di reclusione. Fantino morì, in circostanze rimaste oscure, a Regina Coeli. Un anno dopo la morte del giovane, giunse alla famiglia Fantino la notizia che una casa cinematografica aveva iniziato la lavorazione di un film dal titolo «Il delitto del violoncello». Avrebbe narrato la terribile vicenda. I famigliari del ragazzo si opposero sostenendo che il film «speculava sulle disgrazie altrui e violava la sfera della vita privata di una famiglia». L'avvocato Giovanni Goria di Asti era stato incaricato di bloccare l'iniziativa cinematografica. Ad Asti, contro il film, si erano costituiti addirittura due comitati di protesta. Sono passati gli anni ed ecco che, due settimane fa, alla Mostra del Cinema diVenezia, è stato presentato in anteprima il film «Improvviso» della regista e scrittrice Edith Bruck. Narra la vicenda di un ragazzo musicista diventato assassino su un treno. Dalle recensioni e da alcuni spezzoni del film presentato in televisione dovrebbe trattarsi del delitto del violoncello. Forse il titolo è stato cambiato per evitare eventuali sequestri. L'avvocato Goria. ieri, ha affermato: «Non so cosa potremo fare per bloccare il film ma certo protestiamo energicamente perché si vuole presentare la pellicola addirittura ad Asti. Siamo stati informati che questofilm verrebbe quanto prima presentato al teatro Alfieri. Domani chiederò, a nome della famiglia Fantino, all'assessore comunale responsabile della gestione del nostro teatro che il film venga tolto da) programma. Se non avverrà procederemo per vie legali. Se non possiamo far sequestrare il film in tutta Italia almeno cercheremo di impedire che venga proiettato nella città del povero Fantino, un omicida adolescente la cui vicenda non appartiene certo alla cinematografia ma alla sfera degli inviolabili diritti della personalità, tutelata dal codice civile». Vittorio Marchisio
Persone citate: Edith Bruck, Fantino, Fiandro Fantino, Gianna Bo, Giovanni Goria, Goria
Luoghi citati: Alessandria, Asti, Italia
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