Finalmente appaltate le opere urgenti per potere salvare la rupe di Orvieto

Finalmente appaltate le opere urgenti per potere salvare la rupe di Orvieto Dopo rinvìi, intoppi burocratici e discussioni a non finire Finalmente appaltate le opere urgenti per potere salvare la rupe di Orvieto Riguardano la revisione della rete idrica e il consolidamento della massa tufacea - Oggi il processo alla Giunta regionale umbra per non aver adottato tempestivi accorgimenti ORVIETO — Dopo rinvìi, intoppi burocratici, discussioni a non finire, e palleggiamenti di responsabilità, mentre la giunta regionale umbra, accusata di negligenza e deturpamento di bellezze naturali sta per comparire davanti al pretore di Orvieto, per la rupe che frana da anni si corre finalmente ai ripari. Rompendo gli indugi, la giunta ha aggiudicato l'appalto dei lavori alla impresa «Geosonda», del gruppo Grassetto-Sogestra. Il sindaco Giulietti spiega che si tratta degl'interventi più urgenti, assicurati dalla legge speciale per Orvieto e Todi, che riguardano la revisione della rete idrica, la sistemazione delle fognature, il consolidamento della massa tufacea e la predisposizione di un sistema esteso di controllo. n presidente della giunta regionale Marri, commentando il provvedimento, ha affermato che la scelta compiuta 'Permette di iniziare al più presto gli interventi, garantiti dalla indiscutibile qualificazione del raggruppamento di imprese e dal parere della commissione tecnica, e nello stesso tempo di affrontare tutte le ulteriori ricerche sulla base delle quali si potrà procedere anche ad eventuali correzioni e miglioramenti, perché l'opera di consolidamento e di salvaguardia sia la più effica cepossibile'. Di soldi, per consolidare l'è norme masso tufaceo sul quale sorge Orvieto, ne serviranno molti. Si parla di oltre dieci miliardi, mentre l'apposita legge ne ha messi a disposizione appena sei. Intanto ci si avvicina all'inverno e gli abitanti di Orvieto, dopo che nei giorni scorsi un'altra fetta di rupe è precipitata a valle e sono apparse fenditure in varie zone, non riescono a nascondere la paura. Un acquazzone è più che sufficiente a provocare nuovi smottamenti di terreno. Si teme per le abita- zioni, i monumenti e soprattutto per lo splendido duomo del Maitani. L'incidenza delle frane sulla stabilità del Duomo è notevolissima. Lo hanno accertato alcuni esperti e l'achitetto Ioppolo, che in passato ha compiuto una serie di rilievi per il vecchio palazzo di giustizia di Roma, ha dato l'allarme denunciando che la struttura della basilica presenta delle anomalie statiche. L'appello è stato raccolto dal mini-' stero dei Beni culturali e ambientali, che ha deciso di installare nel duomo una stazione permanente di osservazione per verificare costantemente la stabilità delle strutture del monumento. Il problema di Orvieto intanto è finito anche in pretura. Stamani, infatti, il presidente della giunta e gli assessori regionali compariranno davanti al pretore Astolfo Di Amato accusati di 'aver negligentemente omesso di adottare gli opportuni, tempestivi accorgimenti' e di aver pertanto, per colpa, 'determinato alterazione della rupe, costituente bellezza naturale e luogo soggetto alla speciale protezione dell'autorità'. La giunta deve rispondere di deturpamento di bellezze naturali perché, secondo il magistrato, ha le sue responsabilità in relazione alla frana del febbraio scorso, provocata dall'acqua delle fognature unita a quella piovana, g. f e.

Persone citate: Astolfo Di Amato, Giulietti, Ioppolo, Marri

Luoghi citati: Orvieto, Roma