Tre secondini di Ravenna arrestati per il pestaggio a un recluso che poi morì

Tre secondini di Ravenna arrestati per il pestaggio a un recluso che poi morì Tre secondini di Ravenna arrestati per il pestaggio a un recluso che poi morì DAL NOSTRO CORRISPONDENTE RAVENNA — Tre agenti di custodia in servizio fino ad alcuni mesi fa nel carcere di Ravenna sono stati arrestati. L'accusa è di omicidio preterintenzionale pluriaggravato. | Stando ai risultati di un'inchiesta, avrebbero partecipato al pestaggio di un detenuto riminese. Elio Belli, 36 anni, subito dopo un fallito tentativo di evasione il 24 febbraio scorso. Un'ora dopo il Belli mori. I tre agenti di custodia arrestati sono Domenico Vozzolo. Mauro Negri e Mario Quaranta. Gli ordini di cattura sono stati firmati dal procuratore capo della Repubblica di Ravenna, dottor Ricciuti, il magistrato che assunse la direzione dell'inchiesta pochi giorni dopo il decesso del Belli. Il giudice istruttore, al quale saranno poi passati gli atti, dovrà anche vagliare la posizione di altri quattro agenti di custodia raggiunti anch'essi fin dall'inizio dell'inchiesta da comunicazione giudiziaria. II tragico episodio avvenne nel pomeriggio del 24, quando Elio Belli cercò di evadere insieme ad un altro detenuto. Dopo aver segato le sbarre della finestra di un corridoio, i due si calarono nel cortile, poi il Belli iniziò la scalata del muro di cinta. Una sentinella se ne accorse, sparò un colpo di mitra in aria, il Belli si lasciò cadere a terra. L'altro detenutoaveva già rinunciato. Belli fu riportato in carcere e—secondo l'accusa — fu colpito con pugni e manganelli da alcuni agenti di custodia; mezz'ora dopo si senti male; poco dopo mori. Elio Belli si trovava nelle prigioni di Ravenna da appena un giorno, in attesa del processo per un'evasione dallo stesso carcere revennate avvenuta nel dicembre '76. La perizia medico-legale ha stabilito che la morte del Belli fu causata da un infarto cardiaco provocato da una serie di fattori: lo stato di salute del Belli (affetto da miocardite coronarica), lo sforzo nello scalare il muro del carcere, infine le lesioni subite al capo, alle spalle, al collo per i pugni e le manganellate ricevute. u. d.

Persone citate: Domenico Vozzolo, Elio Belli, Mario Quaranta, Mauro Negri, Ricciuti

Luoghi citati: Ravenna