Capotreno scende e se ne va «Troppi ladri sul convoglio»

Capotreno scende e se ne va «Troppi ladri sul convoglio» Sul Chiasso-Milano, alla stazione di Seregno Capotreno scende e se ne va «Troppi ladri sul convoglio» MILANO — «Il treno 315 è pieno di borsaioli. Il sottoscritto non si sente di continuare e pertanto lascia il servizio a Seregno'. Il verbale consegnato la notte scorsa, alla stazione di Seregno, dal capotreno dell'espresso Chiasso-Milano, è tutto qui. Il funzionario si chiama Giuseppe Santarelli, abita a Milano-Lambrate, si è messo in malattia e al telefono di casa nessuno risponde. E' la prima volta che un ferroviere lascia il servizio per protesta contro i ladri. «Non sappiamo se Santarelli sia un tipo particolarmente pauroso oppure se la situazione, la notte di mercoledì, fosse particolumente seria» commentano alla direzione compartimentale. A carico di Santarelli è stata aperta un'inchiesta: se un capotreno se ne va perché ha paura dei ladri, è da ritenersi colpevole di abbandono del servizio? I verbali forniscono versioni ni contraddittorie. Secondo quanto riferiscono alla Stazione Centrale di Milano, una viaggiatrice sarebbe stata minacciata con un coltello e derubata della borsetta; a Seregno, il capotreno avrebbe denunciato l'accaduto e poi abbandonato il servizio per protesta. Secondo un'altra versione desunta attraverso i racconti di funzionari della ferrovia a Seregno e a Monza, il treno sarebbe stato fitto di borsaioli che, muniti di coltello, rapinavano i passeggeriFinche sarebbero arrivati al capotreno, aggredendo anche lui. A questo punto Giuseppe Santarelli, arrivato alla prima fermata — Seregno, ore 0,31 — avrebbe rifiutato di proseguire. Il fatto di cronaca ripropone il problema della sicurezza — di persone e cose — sui treni. L'opinione del dirigente del commissariato compartimentale di Milano (che comprende l'intera Lombardia, una parte del Piemonte e dell'Emilia) è che non ci sia una recrudescenza del fenomeno. «Riceviamo una media di cinque-sei denunce ogni giorno — spiega — tutto l'anno, salvo durante i mesi estivi, quando in concomitanza con l'arrivo e lo spostamento dei turisti, specialmente stranieri, il numero dei borseggi aumenta a sette-otto. Idem lo scorso anno. Per quanto riguarda poi l'espresso 315, le denunce di furto, dal V gennaio ad oggi, sono state undici in totale. Siaìtio nella completa normalità». I compartimenti, in tutta Italia, sono quindici. Fatti di violenza, secondo il funzionario a Milano, non se ne registrano: «Borseggi e basta. Generalmente, a danno di persone disattente. Qualche volta il comportamento dei viaggiatori diventa un invito ai ladri: tutti siamo al corrente, non foss'altro perché leggiamo i giornali, dell'esistenza di ladri e malintenzionati, eppure tanti lasciano la borsa, o la giacca, incustodite. 0. r.

Persone citate: Giuseppe Santarelli, Santarelli