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Liberata in Sardegna Luisa Cinque La figlia ancora in mano ai banditi Erano state sequestrate sulla Costa Smeralda in luglio Liberata in Sardegna Luisa Cinque La figlia ancora in mano ai banditi Forse il marito, industriale di Monza, ha già pagato il riscatto: quattrocento milioni - La ragazza, quindicenne, dovrebbe essere rilasciata fra poche ore OLBIA — Luisa Scaccabarozzi-Cinque di 40 anni, nati-, va di Milano, sequestrata il 7 luglio insieme alla figlia Cristina di 15 anni, è stata liberata dai fuorilegge e si trova in una villa non precisata sulla Costa Smeralda ospite di amici. La liberazione della donna è avvenuta nella notte tra domenica e lunedi ma la notizia è stata tenuta segreta per non intralciare l'ultima fase delle trattative per il rilascio di Cristina. Con la liberazione di Luisa Cinque, il duplice sequestro è entrato nella fase conclusiva. Gli emissari hanno iniziato il giro lungo i centri della provìncia di Nuoro (un itinerario di oltre 200 chilometri) per l'ultimo contatto con i malviventi che trattengono Cristina. La liberazione della ragazza, ultimato il pagamento della somma richiesta per il riscatto delle due donne (400 milioni?) dovrebbe essere questione di ore. Quasi sicuramente Cristina Cinque riabbraccerà nelle prime ore di oggi i genitori. Il massimo riserbo viene mantenuto sulle modalità del rilascio di Luisa Scaccabarozzl-Cinque. Si è soltanto appreso che i malviventi l'hanno liberata nelle campagne di Ortueri, centro della provincia di Nuoro a 89 chilometri dal capoluogo. La donna dopo aver trascorso diverse ore seduta nella carcassa di una auto semidistrutta da un incendio (che si trovava sul ciglio della strada) ha chiesto un passaggio ad un automobilista fino al centro più vicino. Ha successivamente chiamato il marito nella villa di San Pantaleo e l'industriale di Monza l'ha raggiunta riaccompagnandola a casa. Evidentemente la signora Cinque aveva le ultime istruzioni per il rilascio della figlia Cristina e fra queste vi era anche il riserbo circa la sua avvenuta liberazione. Chi è riuscito a entrare nella villa del Cinque, ha detto che la signora Scaccabarozzi è «in discrete condizioni di salute*: «/ banditi — ha raccontato la donna ai familiari e ai |due amici che l'hanno ospita- ta per primi — sono stati gentili, anche abbastanza premurosi*. Non si sa se la signora sia stata tenuta sempre assieme alla figlia durante la prigionia ma, quasi certamente, ha avuto un colloquio con Cristina poco prima di essere rilasciata: pare che, parlando della figlia, Luisa Cinque non abbia mostrato troppe preoccupazioni e questo fatto viene considerata come un ulteriore indizio della prossima liberazione di Cristina. Di più per il momento non si è saputo. Fra le voci e le indiscrezioni corse in queste ore la più attendìbile sembra quella che Luisa Scaccabarozzi sarebbe stata consegnata dai rapitori a un fratello di Giorgio Cinque che l'attendeva su un'auto blindata messagli a disposizione da Walter Fontana. L'auto era già stata impiegata dall'industriale lombardo durante le trattative per la liberazione della fi¬ glia Ornella e del genero Roberto Panclrolli, sequestrati il 13 luglio a San Teodoro, a sud di Olbia, e rilasciati in due fasi successive: il marito il 7 agosto, la moglie il 10, dopo il pagamento di un riscatto di un miliardo e mezzo. L'industriale Cinque, di Monza, era in trattative con i banditi — com'è noto — da oltre quindici giorni. Due suoi emissari, fra 1 quali il giornalista sportivo Gian Maria Dossena, avevano battuto a lungo in auto, di notte, le strade della Barbagia per avere un contatto con i malviventi: questi, dopo aver fissato il riscatto in 400 milioni, avevano preteso l'immediata consegna del denaro, riservandosi di rilasciare la signora Cinque e la figlia solo in un secondo tempo. Ma era sorto un vivace contrasto con 1 banditi che avevano anche sequestrato gli emissari per qualche ora. Luisa Scaccabarozzi Cristina Cinque