La Stampa - Consultazione Archivio

Un Requiem con energia L'opera di Mozart contemporaneamente a Torino e Stresa Un Requiem con energia TORINO — L'altra sera, contemporaneamente al concerto di Stresa di cui si riferisce qui sotto, anche a Torino abbiamo ascoltato il Requiem di Mozart, preceduto stavolta da una splendida cantata di Bach, «Jesu, der du meine Seele» BWV 78 per tenore, basso, coro e orchestra. Ospiti di Settembre Musica erano l'Orchestra e il coro Bach di WUrzburg, città della Baviera e importante centro' d'arte settecentesca per gli affreschi che il Tiepolo dipinse nella, sontuosa Residenza vescovile. ' Come in tutta la Germania, anche in questa città che conta poco più di centomila abitanti la musica ha radici profonde e ramificate: il Bach- chor e la Bachorchester potrebbero far invidia a non pochi, importanti complessi dì casa nostra per la globale efficienza che governa le loro esecuzioni, senza punte vertiginose, ma con una proprietà diffusa in tutti i settori; dagli archi, precisi e intonati anche se, d'accordo, di pasta non finissima, ai fiati che è un piacere sentire negli intarsi geometrici delle arie di Bach o nelle miscele timbriche, perfettamente amalgamate, del Requiem di Mozart (corni di bassetto, fagotti e tromboni riuniti dal musicista a definire il colore brunito e il pathos funerario della sua orchestra). Merito anche del giovane, anzi giovanissimo direttore Christian Kabitz che ha di¬ retto il concerto con>energia e autorevole precisione di gesto, coadiuvato da un appropriato quartetto di solisti (il soprano Jutta Renate Ihlof, il contralto Waltraud Meier, il tenore Karl Markus e il basso Manf red Volz). Scontato l'esito della serata accolta nella chiesa di San Pi-, lippo con grandi applausi, so-, prattutto dopo il Requiem che l'esecuzione ha avuto il pregio di sottrarre, almeno in parte, a quell'impressione di impersonale accademismo mai completamente fugata da alcune parti dell'imponente e sfortunato lavoro troncato a mezzo dalla morte dell'autore finito dopo la morte di Mozart dall'allievo SUssmayr con puntuale devozione scolastica. t p. gal.