Riunita in una mostra la stampa omosessuale

Riunita in una mostra la stampa omosessuale Alla palazzina «Gay house» di Roma Riunita in una mostra la stampa omosessuale ROMA — Una serie di manifesti dell'Ayatollah Khomeini, il «nemico riconosciuto degli omosessuali di tutto il mondo», ben visibile all'ingresso, fa da «prefazione» alla prima mostra europea della stampa omosessuale, che si è inaugurata ieri a Roma. Ad ospitarla è la «gay house», una palazzina interna all'ex mattatoio, di proprietà del Comune di Roma, occupata tre mesi fa da un gruppo di aderenti dll'«Ompo», il movimento politico degli omosessuali, che, rifiutando etichette di partiti o movimenti, si prefigge lo scopo di dar vita a un punto di riferimento culturale e di documentazione sul tema dell'omosessualità, «vissuta non come devianza-'. La mostra raccoglie, oltre ad un elevato numero di pubblicazioni sul tema, provenienti da tutta Europa, una rassegna pressoché completa di tutto quanto pubblicato dalla stampa italiana in merito alla omosessualità. Su tutto domina il verde, il «colore della omosessualità», come ha spiegato Massimo Consoli, animatore del centro. « Verde era il colore dei prostituti del¬ la Roitia antica, così si vesti vano — spiega — come verde è il garofano da cui il titolo del romanzo che Hitchens dedicò a Oscar Wilde». Poto di Cassius Clay e di Renato Zero conferiscono al la mostra un impatto con l'attualità. Un'attualità vissuta nel «segno della lotta per la liberazione degli omosessualidi cui, secondo gli organizzatori, Pier Paolo Pasolini fu un antesignano. Una sezione della mostra è infatti dedicata al poeta scrittore-regista a cui nel 1977 l'«Ompo» assegnò, come fa ogni anno, il «triangolo rosa- una targa che in tende premiare la personalità del mondo politico culturale che maggiormente si è battuta per i diritti degli omosessuali. «Il triangolo rosa» fu du rante il nazismo — spiega lo stesso Consoli, studioso di storia dell'omosessualità, esperto in materia giuridica e anarchico dichiarato («sare mo cento in tutto il mondo») — «segno di disprezzo: come gli ebrei erano costretti a portare la stella, cosi, gli omoses suali dovevano a forza mette re in vista il triangolo rosa».

Persone citate: Cassius Clay, Hitchens, Massimo Consoli, Oscar Wilde, Pier Paolo Pasolini, Renato Zero

Luoghi citati: Comune Di Roma, Europa, Roma