La «Esso Rasiom» ferma gli impianti

La «Esso Rasiom» ferma gli impianti L'inquinamento di Augusta La «Esso Rasiom» ferma gli impianti Occorreranno 45 giorni - La direzione ha annunciato che i settecento dipendenti verranno messi in cassa integrazione AUGUSTA — Alcuni campioni d'acqua sono stati prelevati stamattina nel porto di Augusta per essere analizzati nell'ambito dell'inchiesta conseguente alla morìa di pesci cominciata 17 giorni fa. Le analisi — già nei giorni scorsi erano stati compiuti altri prelievi — dovranno accertare le cause dell'inquinamento e quindi identificare l'industria che l'ha provocato. Come è noto il 15 scorso il colonnello Giovanni Calandrino, comandante nella capitaneria di porto di Augusta, dispose l'immediata sospensione dell'attività della raffineria Esso-Rasiom sulla base delle prime analisi fatte fare dopo la prima moria di pesci. Il provvedimento del col. Calandrino fu seguito da un'azione del pretore di Augusta. Condorelli, che inviò avvisi di reato, per contravvenzione alla legge Merli, ai direttori degli stabilimenti della Montedison e della Liquichimica. Dirigenti della raffineria «Esso» di Augusta hanno tenuto una conferenza-stampa e hanno trasmesso in mattinata alla capitaneria di porto la sintesi del programma di fermata degli impianti a seguito della revoca, disposta nei giorni scorsi dalla stessa capitaneria, della concessione per gli scarichi a mare delle acque reflue del ciclo di produzione della raffineria ritenute inquinanti. In una nota distribuita dai dirigenti della raffineria (che annualmente fornisce al mercato italiano il nove per cento della benzina e il sette per cento del gasolio consumati nel Paese) è detto al riguardo che «tra i primi impianti ad essere fermati saranno un'unità di distillazione ed alcuni impianti di produzione di basi lubrificanti per industria e per motori». «Verrà quindi fermato — prosegue la nota — l'impianto di "reforming catalitico" per la produzione di benzine. Gli ultiini impianti ad essere chiusi saranno il "cracking" che produce benzine e gasoli e la "alienazione" che produce benzine ad alto numero di ottani e benzine avio. La realizzazione del programma avrà inizio il 24 settembre e avrà una durata di circa 45 giorni. La "Esso Italiana" formula contemporaneamente espressa riserva di riprendere l'argomento nella prossima settimana alla luce della nuova normativa della "legge Merli" che è stata prorogata dal governo». Gli stessi dirigenti della società petrolifera hanno affermato che al termine dei 45 giorni si Rorrà il problema dell'utilizzazione dei settecento dipendenti della raffineria «per i quali — hanno detto — potrà essere fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni». In un comunicato diffuso dalla presidenza della Regione siciliana, dopo un esame della situazione di Augusta da parte del governo regionale, viene fatto il punto sulle iniziative attuate o in corso. Vi si rileva tra l'altro: «Negli ultimi tre anni i problemi si sono ulteriormente aggravati per la crisi che ha colpito il settore petrolchimico e attraverso un costante confronto con le forze politiche, i sindacati e gli amministratori degli enti locali, il governo della Regione ha operato proficuamente per il perseguimento degli obiettivi emersi dal convegno di Siracusa». In quel convegno emerse la necessità di una legge regionale contro l'inquinamento; di recuperare la gestione del territorio attraverso una serie di opere finanziarie per la tutela delle acque e la difesa e conservazione del suolo; di ripristinare un corretto e razionale uso delle risorse idriche ai fini civili, produttivi e industriali; d'imprimere una svolta al processo di industrializzazione, puntando sulle produzioni diversificate.

Persone citate: Condorelli, Giovanni Calandrino

Luoghi citati: Augusta, Siracusa