Il pm chiede l'ergastolo per la nappista Vianale

Il pm chiede l'ergastolo per la nappista Vianale Il processo a Roma contro il gruppo terroristico Il pm chiede l'ergastolo per la nappista Vianale DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Un ergastolo per Maria Pia Vianale e 136 anni di reclusione, complessivamente, per tutti gli altri imputati. Queste le richieste fatte dal pubblico ministero Nicolò Amato al termine della sua requisitoria al processo contro i «copi storici» dei -Nuclei armati proletari», portati a giudizio davanti alla Corte di assise di Roma per rispondere di imputazioni gravissime, che vanno dalla formazione e partecipazione a banda armata, all'omicidio, al tentativo di omicidio, al furto, alla ricettazione, alla detenzione di armi ed esplosivi fino alla falsificazione di targhe di auto e di documenti. La richiesta della massima pena per la «primadonna» del gruppo terroristico, che ha lasciato il passo negli ultimi mesi alla più agguerrita formazione delle -Brigate rosse», è una conseguenza diretta, secondo il rappresentante della pubblica accusa, della sua partecipazione diretta, anche se non materiale, all'omicidio dell'agente di pubblica sicurezza Claudio Graziosi, assassinato la sera del 28 marzo 1976 su un autobus di linea dopo che aveva riconosciuto la terrorista che era in compagnia di Antonio Lo Muscio. Per la Vianale il magistrato ha sollecitato anche la condanna a 11 anni di reclusione per i reati minori. Per gli altri imputati maggiori le richieste del dottor Amato sono state le seguenti: 9 anni di reclusione per Giovanni Gentile Schiavone, 11 anni per Domenico Delli Veneri. 14 anni per Nicola Abatangelo, 11 anni per Giovanni Adolfo Ceccarelli, 12 anni per Alessio Corbolotti, 7 anni e 7 mesi per Franca Salerno, 16 anni e sei mesi per Raffaele Piccinino (responsabile del ferimento del vigile urbano Cario Renzaglia). 11 anni per Giuseppe Pampalone, 8 anni per Rossana Tidei. 4 anni e 6 mesi per Vittoria Papale, Sergio Bartolini e Sandra Olivares. 3 anni e sei mesi per Franco Bartolini, 3 anni per l'avvocato Saverio Senese (ritenuto responsabile di favoreggiamento dei nappisti) e 2 anni per Vanna Paola Maggi. Particolarmente dure le parole del dottor Nicolò Amato | contro i -capi storici» dei Nap, considerati tutti corresponsabili nei maggiori delitti rivendicati dal gruppo, perlomeno sotto il profilo morale. Ma anche per gli imputati minori (Sergio Bartolini, Sandra Olivares, Rossana Tidei. Vittoria Papale. Alessio Corbolotti ed altri) il pubblico ministero si è detto convinto della loro appartenenza alla banda armata. Un lungo capitolo del sud intervento, il rappresentante dell'accusa lo ha dedicato all'uccisione dell'agente Claudio Graziosi, assassinato nel marzo 1976 su un autobus di linea da Antonio Lo Muscio, il capo dell'organizzazione successivamente morto in un conflitto a fuoco con i carabinieri in piazza San Pietro in Vincoli. Il dottor Amato, come ieri aveva fatto l'avvocato di parte civile, ha ritenuto che del delitto debba rispondere in pieno anche Maria Pia Vianale. definita -stella di prima grandezza nel firmamento del gruppo». Il processo proseguirà oggi con gli interventi di alcuni dei difensori (gran parte dei quali sono stati nominati d'ufficio,

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