I missili nucleari di Renato Proni

I missili nucleari I missili nucleari (Segue dalla 1 ' pagina) sicché non offriranno un facile bersaglio per uno strike preventivo sovietico. I Cruise potranno essere dislocati non soltanto in Puglia e nel Veneto, ma in una qualsiasi delle regioni orientali Le altre nazioni europee che hanno chiaramente espresso la disponibilità ad ospitare questi missili sono la Germania Federale (che non voleva essere l'unico Paese a farlo), il Belgio, il Regno Unito e, sorprendentemente, l'Olanda. E' chiaro che una decisione presa da cinque Paesi rifletterà una forza politica dell'Alleanza ed eviterà una rinuncia, dietro pressioni di Mosca o dell'opinione pubblica interna, come avvenne per la bomba al neutrone. In Italia, resta l'incognita delle reazioni del pei, ma è dubbio che l'accordo italiano sul piano «tecnico» sia reversibile all'ultimo momento in sede politica. Alla Nato, le fonti ufficiali non confermano che manca solo il timbro della ratifica dei ministri degli Esteri e della Difesa per installare le armi eurostrategiche. Tuttavia, si afferma che «l'Alleanza è sempre più fiduciosa» che il progetto di modernizzazione delle armi atomiche sarà approvato. La Nato, si dice, reagirà alla sfida sovietica di alterare l'equilibrio strategico in Europa. Non si può restare inferiori nelle armi eurostrategiche, oltre che nel settore degli armamenti convenzionali, senza il rischio di invitare Mosca a utilizzare diplomaticamente e politicamente la sua superiorità nell'evenienza di una crisi. Fra la decisione del prossimo dicembre e la dislocazione dei Pershing 2 e dei Cruise passeranno almeno tre anni. Questo periodo di tempo sarà impiegato dall'Alleanza per convincere i sovietici a negoziare sul controllo delle armi eurostrategiche. Se il tentativo fallirà, nel 1982 i primi missili in grado di colpire l'Urss saranno piazzati sul suolo europeo. Naturalmente ci sarà un rischio maggiore di tensione, ma la dislocazione dei nuovi missili permetterà all'Europa di essere meno dipendente dagli Stati Uniti nella sua difesa, all'America di avere più flessibilità nell'eventuale escalation con le armi nucleari strategiche. Chi controllerà il pulsante delle armi eurostrategiche? L'Italia ha fatto sapere che vuole la «doppia chiave». Il Pershing 2 e il Cruise—cioè — non potranno partire soltanto con l'ordine della Casa Bianca, ma occorrerà anche l'ordine della presidenza del Consiglio del nostro Paese. La Germania, invece, non vuole questo privilegio, per restare fedele al suo principio di non diventare una potenza nucleare. Infatti l'installazione dei nuovi missili sul nostro suolo trasformerebbe di fatto l'Italia, sia pure a metà, in un Paese dalle capacità militari nucleari. Questa implicazione dimostra l'importanza e la portata della decisione ormai presa da Roma, anche se deve essere ufficialmente confermata a livello politico in dicembre. Renato Proni

Persone citate: Cruise